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Akragas in volo Il bomber Di Piazza «Pino Rigoli ci ha dato la scossa»

Akragas in volo Il bomber Di Piazza «Pino Rigoli ci ha dato la scossa»

Sette centri stagionali e tre gol nelle ultime tre partite: le sei vittorie vittorie consecutive sono anche figlie della sua rinascita

Di Gaetano Ravanà |

«Se credo nella salvezza? Ormai possiamo giocare alla pari contro chiunque. Dobbiamo affrontare in casa Lupa Castelli e Martinafranca, vincendo siamo a posto. Ma anche le squadre che lottano per la promozione e i playoff devono fare i conti con noi».

E’ un Matteo Di Piazza al settimo cielo quello che ieri ha trascorso il giorno libero con la moglie e la bambina di appena 8 mesi. La sua rete, la settima stagionale, ha consentito all’Akragas di battere la Paganese.

-Per te è una sorta di rivincita essere diventato il simbolo di questa squadra?

 «Nessuna rivincità. Anche la prima parte di stagione avevamo giocato bene, non penso di avere fatto male, poi la situazione è precipitata. Tutto ci andava storto. Adesso, comunque, sto raccogliendo parecchie soddisfazioni. Sono felice anche perché la gente ha capito che sono un giocatore vero».

-In un mese e mezzo sei passato dalla contestazione, anche feroce, agli applausi e standing ovation…

«E’ chiaro che dipende sempre dai risultati. Più vinci e più la gente ti applaude. Io accetto le critiche anche se alcune mi hanno dato fastidio, ma mi sono messo a disposizione del nuovo mister, Pino Rigoli, lui ci ha dato uno scossone. Ci ha dato delle nuove motivazioni, poi sto bene fisicamente e la vicinanza della mia famiglia sommata alla presenza di una nuova famiglia che ho trovato qui, ha fatto il resto».

-Sette centri stagionali. Il più bello?

«Sono gli ultimi perché ci hanno consentito di vincere due partite contro due rivali dirette per la salvezza, Ischia e per l’appunto la Paganese. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario in queste ultime sei gare».

 -Con Rigoli è cambiato tutto?

«Praticamente sì. Lui non ha stravolto il lavoro di Legrottaglie, ha messo ognuno di noi nelle condizioni di esprimerci al meglio. E’ un allenatore molto preparato. Quando lui è arrivato eravamo un gruppo impaurito, normale quando si perde sempre, eravamo smarriti, ma dopo le prime sedute di allenamento, il mister ci ha fatto reagire. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo di uomini veri, vogliamo continuare a regalare soddisfazioni alla società e ai tifosi. Con il mister ho uno splendido rapporto, in allenamento, spesso e volentieri gli faccio tunnel. Nella sfida con la Paganese, voglio chiarire, che non mi ha rimproverato, sono uscito perché non stavo più tanto bene, il campo è pessimo, ero zoppicante, faticavo a rincorrere gli avversari».

-Prima punta per esigenze della casa?

«Ho giocato sempre da seconda punta, anche in serie B con la Pro Vercelli. L’Akragas però non ha un ariete, mi è stato chiesto di giocare da prima punta e credo di avere dimostrato di saperci fare, anche se nei movimenti si capisce che sono una seconda punta, diciamo che gioco alla Cavani, facendo le debite differenze. Spero di segnare ancora un bel po’ di reti, voglio arrivare in doppia cifra a più presto, magari con un gol a Castellammare di Stabia. I campani sono un’ottima squadra, ma domenica, sono convinto che non perderemo. Almeno un punto lo porteremo a casa».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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