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Il derby Catania-Acireale sotto la pioggia, torna Ciccio Lodi

La capolista dovrà attaccare per cercare di sbloccare subito il match ma i granata, che non vincono dallo scorso 9 ottobre, vogliono ritrovare la via del gol

Giovanni Finocchiaro

27 Novembre 2022, 09:38

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Sotto la pioggia (e poco importa al pubblico perché ci sarà sempre e comunque) il Catania cerca una vittoria che possa confermare la leadership in D al di là del 10 punti di vantaggio sul Lamezia. Che, per inciso, oggi non giocherà contro la Mariglianese per casi di Covid in seno ai campani. Ma se è vero che nell'entourage rossazzurro vige la regola di non guardare in casa d'altri, ma di autodisciplinarsi per non perdere concentrazione, ecco che la sfida con l'Acireale diventa un altro esame da superare.
Il pari di Lamezia non è da buttar via, anche se a centrocampo s'è fatta un po' di confusione. Sono mancate le geometrie, ma criticare un pari in casa della seconda è un oltraggio al buonsenso. Chi l'avrebbe mai immaginato un percorso del genere, con 10 successi e due pareggi? Ecco, non eccediamo in giudizi da maestrini di un calcio che in D ha accolto il Catania con imbarazzo, visto che non è una categoria in cui un gruppo così organizzato e una squadra con potenzialità elevate può davvero navigare. Senza nulla togliere agli altri club che lottano per salvarsi o per emergere.

E, se parliamo di geometrie, innegabile pensare a un ritorno di Ciccio Lodi a gestire le operazioni a centrocampo. Ferraro in settimana ci ha pensato bene. Avrebbe dovuto inserire già a Lamezia, part time, il giocatore. Il campo pesante lo ha fatto desistere da questa volontà. Oggi pioverà anche al Massimino (il meteo riporta da giorni questo stato climatico) ma serve un uomo d'ordine che sappia aprire il gioco.

Rizzo è più un portatore d'acqua: importante, ovvio, ma non una mente che possa lanciare di prima e a ragion veduta i compagni con invenzioni da 30 metri. E neanche Palermo che porta in dote quantità e inserimenti in avanti. Insomma che piaccia o no, Lodi resta essenziale in questa squadra per come è stata congegnata. Che poi, dopo un'ora, esca per un cambio di passo e di tattica, può anche starci.

In attacco si rivede Chiarella assente dal secondo turno, ma non entrerà subito in clima partita. Forse Ferraro confermerà la difesa quasi tutta under con Bethers in porta, Castellini centrale e Boccia a sinistra. Rapisarda e Lorenzini saranno i senatori incaricati di guidare i più giovani. In avanti? Sarao centrale con Sarno da una parte e poi De Luca, Giovinco o Russotto dall'altra? Il gioco degli under dipende dalle scelte difensive, ma l'attacco interamente over è da provare ulteriormente in vista delle altre sfide che porteranno alla fine del girone d'andata. Giusto ruotare, giusto affinare, altrettanto legittimo promuovere chi si allena di più e meglio degli altri. Con un organico composto da 32 calciatori si può comodamente fare quel che l'allenamento lascia come indicazione. 

L'Acireale, adesso. I granata non vincono dal 9 ottobre, momento in cui hanno violato il campo di San Cataldo. Ma se l'attacco non segna a raffica (3 reti nelle ultime 7 gare) è anche vero che la difesa subisce poco, appena nove gol. La classifica langue, oggi mancherà Carbonaro in attacco, ma il tecnico Costantino – che ha dichiarato di non voler perdere – cercherà le occasioni per ripartire alleggerendo il compito di chi dovrà spendersi nella fase di non possesso. E, visto che si avvicina il mercato di gennaio per un tentativo di cambiamento robusto (sta tornando in granata il ds Agatino Chiavaro) ovvio che il match di oggi rappresenterà un esame quasi definitivo per squadra, tecnico e impianto tattico che viene proposto adesso senza particolare fortuna. Ah, tra parentesi hanno mandato via Marchese che aveva tentato di organizzarsi con i pochi mezzi che aveva a disposizione. Errore grave.
Il discorso sul pubblico lo raccontiamo a parte, ma è stato una sorta di tema conduttore che ha scandito i giorni prima del calcio d'inizio. Abbiamo raccolto per giorni tanto malcontento. Si ripeterà a campi invertiti nel girone di ritorno. Certe scelte sono dolorose ma vanno rispettare per questioni di ordine pubblico. Anche se ci mettiamo nei panni di chi abita ad Acicastello o ad Aci Sant'Antonio e segue il Catania da sempre al di là dell'indirizzo di casa che porta sul proprio status famigliare. C'è la diretta su Telecolor ben prima delle 14,30 e la tv esclusivista proporrà un ampio post gara con commenti e interviste poco dopo il triplice fischio.