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Il sogno americano di Samuele Licata: da Gela agli Stati Uniti

Di Lorenzo Magrì |

Gela (Caltanissetta) – Dalla strada per pista di Gela alle straordinarie strutture della Adams State University in Colorado. Il sogno americano di Samuele Licata, il formidabile campione gelese di atletica comincerà il 20 agosto con l’allievo di Massimo Bianca, scelto dalla prestigiosa università statunitense che per quattro anni si allenerà negli Stati Uniti per scalare i vertici dell’atletica italiana e mettere nel mirino i Giochi di Tokyo 2020 e i Giochi di Parigi 2024.

A Gela era certo impossibile continuare a fare atletica ad alto livello per Samuele Licata con le promesse mai mantenute degli amministratori locali di realizzare una pista o una struttura di atletica, che però non hanno mai fatto mollare questo giovane talento e gli altri che continuano ad allenarsi alla Young Runner Gela con il tecnico Massimo Bianca, l’agente di Polizia che scopre e lancia in orbita atleti con allenamenti fatti per strada senza una pista e senza una palestra.

Gela e la Sicilia perdono per il momento questo talento, ma adesso grazie alle sue straordinarie doti che Samuele negli Stati Uniti potrà affinare e migliorare, la possibilità dopo tanti stage e gare con la nazionale giovanile, questo ragazzo che spazia dagli ostacoli al mezzofondo possa esplodere definitivamente.

«Mi hanno offerto una borsa di studio di 4 anni al College del Colorado dell’Adams State University – ci dice felice Samuele Licata – dove per quattro anni mi allenerò puntando tutto sugli 800, mentre studierò nutrizione. Dal 20 agosto comincerà questa avventura e spero di arrivarci dopo aver conquistato una maglia azzurra per i Mondiali Under 20 in programma dal 10 al 15 luglio a Tampere in Finlandia dove dovrei correre i 400 ostacoli».

«Per poter ottenere la borsa di studio dell’Adams State University – continua Samuele – ho dovuto superare due esami in inglese e adesso posso dire che me la cavo con la lingua. Sono felicissimo anche se confesso mi dispiacerà molto lasciare il mio tecnico Massimo Bianca, perchè oltre ad essere stato un allenatore che mi ha fatto arrivare ai livelli in cui sono oggi, mi ha cresciuto ed educato come nessun altro avrebbe potuto fare. Oltre a ringraziare lui, devo ringraziare il mio “scout” Francesco Tebano e tutto il team di Athletes Usa che ha contribuito a farmi ottenere la borsa di studio».

«Sapevo che sarebbe stata difficile la scelta di quest’anno per quanto riguarda l’Università – continua Samuele – e sapevo anche di dover lasciare Gela, città che mi ha dato tanto da una parte, compagni di allenamento, amici e quant’altro, ma che mi ha abbandonato dall’altra. Nessuna istituzione che si sia degnata di alzare lo sguardo e notare i molti talenti che sono andati perduti a causa loro. Ho scelto ciò che secondo me può darmi di più, può farmi arrivare più lontano».

«Ho conosciuto due anni fa in occasione delle gare del Golden Gala a Roma, il mitico giamaicano Usain Bolt, l’uomo più veloce del Mondo – chiude Licata – un grande campione, ma l’atleta a cui mi ispiro è sicuramente l’indimenticabile Pietro Mennea, un’icona del duro lavoro, quello che occorre per arrivare lontano. Adesso negli Stati Uniti sono consapevole che ci sarà da lavorare e lavorare duro, ma io voglio arrivare lontano e non ho paura di nulla, darò il massimo per centrare grandi obiettivi e ripagare con grandi risultati chi ha creduto in me».

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