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Catania, la grinta di Lo Monaco: «Sbraniamo il Siena»

Di Giovanni Tomasello |

È mezzogiorno ma al Village di Torre del grifo soffia un venticello gradevole che riesce a non far soffrire la calura nel percorso verso la sala stampa invaso da tanti mini calciatori impegnati nei vari tornei di fine stagione.

Pietro Lo Monaco in sala stampa è un fiume in piena, certe dichiarazioni del sindaco di Siena e dello stesso allenatore della Robur, Michele Mignani, lo hanno infastidito così come certi provvedimenti – vedi divieti di trasferta ed errori arbitrali – contro i quali noi per primi avevamo subito usato parole forti e di condanna: «Non voglio commentare le parole del presidente del “Club Fedelissimi Siena” – dice Lo Monaco – basteranno le querele che abbiamo già inoltrato. Non mi sorprendono neanche le parole del sindaco di Siena, il signor Valentini che come tutti i politici non ha perso l’occasione di mettersi in mostra e dire solo “minchiate” facendo populismo». «È ingiusto – prosegue l’amministratore delegato rossazzurro – vietare le trasferte ai tifosi. Noi ne abbiamo fatte due in un campionato a parte come i play off senza i nostri tifosi: è diventato una vera abitudine nei confronti del Catania che noi non accettiamo. E c’è di più».

A cosa si riferisce? «Alla partita tra Siena e Reggiana quando i tifosi toscani hanno invaso il campo per replicare a quelli della Reggiana, non mi ricordo episodi simili qui a Catania se non per festeggiare promozioni o salvezze».

Nessuno può darle torto, anzi da tempo sottolineiamo la correttezza dei tifosi del Catania. «Personalmente non voglio criticare nessuno, non è giusto però che venga penalizzato il tifoso del Catania come il tifoso del Siena. Invito il sindaco di Siena, Bruno Valentini, a venire a Catania per questa gara di ritorno così verificherà il livello di civiltà dei nostri tifosi. Lui ha parlato pure di intimidazioni qui a Catania, partirà una denuncia anche per lui. La partecipazione che c’è a Catania per giornate come quella con il Siena al Massimino fa invidia a tutti: il nostro club oltre a primeggiare in C e in B come numero di spettatori, viene prima anche di 4 squadre di Serie A».

Esclude insomma di aver parlato del Siena in maniera negativa. «Dico solo che loro sono stati i beneficiari involontari di decisioni che hanno influenzato in positivo il loro cammino. Contro la Reggiana tutti hanno detto che è stato un errore clamoroso e hanno poi tratto vantaggio della mancata concessione del rigore assegnato a Russotto mercoledì sera».

Di sicuro gli arbitraggi non sono stati benevoli con voi, compreso quello di Salò…. «Il rigore dei lombardi era inesistente. Non credo che sia una colpa chiedere che la gara venga arbitrata da un arbitro importante. Ciò che conta però è quello che si farà ora al Massimino. Il Siena è una buona squadra, ha vinto all’andata e parte con un piccolo vantaggio. Con i nostri tifosi in casa possiamo ribaltare questo gap di svantaggio».

Il tecnico Mignani ha dichiarato che la mancata promozione in B sarà per voi un fallimento. Cosa risponde? «Il tecnico del Siena ha detto un’altra cavolata. Abbiamo disputato un grande campionato conquistando 70 punti, con più gol fatti nei tre gironi e più vittorie fuori casa. In rosa abbiamo messo in mostra giovani di primo livello. Con un po’ più di buona sorte avremmo potuto vincerlo il girone: i play off sono una lotteria ma noi siamo già sereni. Lo scorso anno abbiamo avviato un percorso partendo dal quasi fallimento, abbiamo iniziato un piano di risanamento e sappiamo perfettamente che la conquista della Serie B già quest’anno sarebbe la classica ciliegina della torta. In caso contrario, andremo avanti con i nostri obiettivi: il nostro target è la Serie A, ancor più della B. Apertura del settore ospiti per i nostri tifosi? Abbiamo inoltrato una richiesta ufficiale per aprire il settore ai nostri tifosi ma questa richiesta è stata respinta».

E se vietassero la finale di Pescara? «Questo discorso va affrontato a parte, è molto delicato. La nostra è una tifoseria calorosa, passionale, ma sportiva. Organizzare una partita al “Massimino” costa 20 mila euro: ci chiedono di predisporre 200 steward, un fatto assurdo che non esisteva ai tempi della Serie A. Mi viene semplicemente da sorridere. Ho sempre chiesto i perché degli errori subiti a Trapani e Bisceglie ad esempio e in entrambe le circostanze mi è stato risposto che si è trattato di due episodi “fortuiti”».

Lo Monaco parliamo della partita, come la vede? «Abbiamo la squadra più forte dei tre gironi e spero che gli episodi girino a nostro favore. Oggi il calcio è cambiato e vive soprattutto di episodi. Ai ragazzi ho già detto che tra noi e loro ci sono 3 goal di differenza. Il Catania assieme ai tifosi dovrà sbranare il Siena. Ora dipende solo da noi».

Come stanno Pisseri e Curiale? «Il nostro bomber dovrà essere un guerriero. Il portiere deve superare i momenti negativi e lui mi sembra abbastanza sereno. Nell’occasione del gol è stato coraggioso cercando di anticipare l’azione, ma ha ha sbagliato purtroppo i tempi. Sono errori che capitano nel calcio…. E ora sbraniamo il Siena»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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