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Tour de France, frattura a una vertebra per Nibali: lo “squalo” costretto al ritiro

Di Redazione |

Dalle Olimpiadi di Rio al Tour de France di quest’anno, la sfortuna continua a stravolgere il destino di Vincenzo Nibali. Questa volta a infrangere i sogni dello squalo siciliano ci si è messa anche la polizia francese che insieme all’irruenza dei soliti invadenti tifosi del ciclismo ha provocato una brutta caduta per il campione italiano a 4 chilometri dal traguardo. Nonostante tutto, Nibali si è rialzato riuscendo a contenere il distacco dai primi che cavallerescamente lo hanno atteso, ma all’arrivo i forti dolori lo hanno costretto ad andare prima al centro medico e poi all’ospedale di Grenoble per verificare l’esistenza una sospetta frattura vertebrale. Ed in serata è arrivata la conferma, che si temeva, della prima diagnosi: è frattura di una vertebra, e così Nibali è costretto al ritiro.

Subito dopo aver tagliato il traguardo della mitica tappa dell’Alpe d’Huez il vincitore del Tour del 2014, del resto, aveva ammesso di «faticare a respirare e di non riuscire a stare in piedi». «Spero non sia nulla di grave ma vediamo domani» aveva aggiunto Nibali prima di recarsi all’ospedale di Grenoble, dove invece gli accertamenti già nella serata di oggi hanno dato il responso che vi abbiamo anticipato.

Al traguardo, Nibali aveva spiegato la dinamica della sua caduta: «In quel tratto di percorso la strada si restringeva, c’era tanta gente per strada e cominciavano le transenne: c’erano due moto della polizia, io sono scattato dietro a Froome e mi sono ritrovato a terra. Al momento il contraccolpo è stato così forte che faticavo a respirare, ora non riesco a stare in piedi: vedrò col mio osteopata…». Nibali è subito apparso rammaricato anche perché si sentiva in grado di attaccare: «Avevo provato uno scatto prima per capire come stavano gli altri, poi ero pronto a partire nel finale: purtroppo è andata così…».

Non è la prima volta che Nibali si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Da ricordare l’altro brutto appuntamento con la sfortuna alle Olimpiadi di Rio nel 2014 quando lo squalo siciliano scivolò rovinosamente in discesa mentre era arrivato ad un podio sicuro se non una possibile medaglia d’oro. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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