Ancora oggi echeggia il grido «Arriba, arriba Amatori», che l'indimenticabile Benito Paolone lanciava dalla tribuna del Goretti per incitare i suoi ragazzi dell'Amatori Catania, la società che aveva fondato nel 1963, una squadra che in quasi 60 anni di storia, 40 li ha disputati nella massima serie e giocato anche in Europa e della quale dopo essere stato giocatore, da dirigente è stato il 16° uomo in campo.
E ancora oggi è forte il ricordo dello storico presidente dell'Amatori Catania, scomparso il 22 gennaio del 2012, all'età di 78 anni, dopo aver lottato negli ultimi mesi con un male incurabile. E la figura del grande uomo di sport non sarà mai dimenticata come hanno ricordato i tanti amici di una vita con la palla ovale in mano, ex giocatori e i giocatori dell'Amatori Catania 1963 di Totò Trovato promosso quest'anno in Serie A, nella grande festa di "famiglia" organizzata nella casa dell’Amaro dell'Etna ad Agnone, attorno al laghetto circondato da un prato verde, con centinaia di persone di tutte le età e bambini e bambine a giocare con il pallone ovale.
Il prof. Totò Trovato, presidente dell'Amatori Catania 1963
<Siamo qui sia per festeggiare, sia per annunciare la celebrazione di due eventi importantissimi – ha fatto il suo esordio Totò Trovato - i sessant'anni dell'Amatori Catania nel decennale della scomparsa del fondatore della società biancorossa, Benito Paolone>.
https://youtu.be/bDw5WZTaBHY
È stato poi il figlio di Paolone, Alberto, celebre seconda linea del passato: <Bisogna parlare della epopea della squadra biancorossa e della necessità di ricreare quella grande società con l'energia di tutti: politici, imprenditori e chiunque possa aiutarci a reclutare giovani atleti, avviando al rugby fin da bambini persone da formare alla vita, perché quest'operazione ha una valenza non solo sportiva ma anche e soprattutto sociale>.
https://youtu.be/DJJDX4txBZI
<Sono contento – ha aggiunto Totò Trovato - di riprendere la missione di Benito Paolone>, che ha poi ribadito l’urgenza di <lavorare nei quartieri popolari cogliendo, attraverso lo sport, un significato che sia soprattutto sociale>.
<La promozione in Serie B – ha aggiunto Orazio Arancio, ex giocatore dell'Amatori e tecnico di questa cavalcata dalla C a alla B - vuole essere un primo passo per riportare l'Amatori dove ha sempre meritato di stare. Ma che è soprattutto una maniera di ricordare la nostra storia per ricominciare a insegnare a tanti ragazzi, attraverso il rugby, il rispetto del prossimo, delle regole, dell'inclusione>.
Rizzo, Gorgone e Palmieri, grandi giocatori dell'Amatori Catania
Gli stessi valori di cui hanno parlato il capitano dell’Amatori 1963, Antonino Palmieri, e con lui Giacomo Rizzo, che ha chiuso, con la promozione, una carriera rugbistica durata 27 anni.
Luciano Catotti e Alberto Paolone con la torta della festa
E come ha ricordato Luciano Catotti, storica terza linea dei biancorossi e della nazionale: <L'Amatori non è una scritta su una maglietta, ma una scelta di vita, un credo: si è Amatori nella vita, non soltanto negli ottanta minuti di una partita>. E il rugby, come ha ribadito un altro ex atleta biancorosso, Enrico Trantino – citando i compagni dell’Ognina che nel 1985 festeggiarono la sua laurea invitandolo a non dimenticare mai il suo cuore ovale – è, “prima ancora che sport, cultura di vita, di squadra, di comunità. Insegna che per ottenere un obiettivo si deve spingere tutti nella stessa direzione: ciò che ci vuole per dare una scossa alla società>.
Così, come ha saggiamente sottolineato Turi Gemmellaro, ex allenatore biancorosso: <La festa non finirà mai fin quando ci sarà un uomo capace di portare avanti i valori dell'Amatori Catania: l’unico vero problema è crederci e avere le persone giuste per poter continuare questa grande storia>.
Il cui inizio venne narrato più di 35 anni fa da due colleghi, i fratelli Carlo e Giuseppe Anastasio, nel libro “Sua ovalità l'Amatori biancorosso dell'Etna” in cui descrivevano i pionieri che fondarono la società nel 1963. <E proprio Amatori 1963 - ha spiegato Giuseppe Anastasio - è il nome della società appena promossa, nata qualche anno fa rifacendosi a quella di Paolone e tramandando gli stessi valori. Qui ci sono persone che intendono programmare il futuro di nuove generazioni di giovani, con la certezza che, anche in quest'occasione, si tratterà di una palestra per educare non solo allo sport ma alla vita>.
<Il rugby è la poesia del sacrificio> disse una volta Andrea Lo Cicero, pilone biancorosso e della nazionale, assente per via della partecipazione all’Isola dei famosi. Ma, probabilmente, la malinconia lo coglierà a sentir parlare del titanico arrusti e mancia al centro della festa e della birra che scorreva a fiumi. <Il rapporto tra birra e rugby – le parole di Delfo Faraci, del Birrificio dell'Etna - possiamo dire che è stato confermato, visto che oggi ci siamo bevuti ben quattro fusti delle nostre birre aromatizzate con arance, limoni, nocciole dell'Etna, pistacchio di Bronte, mosto di Nerello mascalese>.
La squadra dell'Amatori Catania 1963 promossa in Serie B
<L'Amaro dell'Etna – ha detto emozionato il padrone di casa Fabio Parziano - si produce dal 2004 in quest'area di Agnone che comprende, attorno al laghetto in cui praticare il wakeboard, uno spazio dedicato allo sport, in mezzo ai giardini d'aranci e respirando aria pulita. E sono felice di aver ospitato la festa dell'Amatori, squadra che è nel cuore dei catanesi e non solo>.