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Mancato ripescaggio in B, Lo Monaco annuncia la guerra: «E’ stato un golpe»

Di Redazione |

«Lottiamo per il rispetto delle regole e non ci fermeremo». Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, non molla e anzi va all’attacco. La vicenda del blocco dei ripescaggi in Serie B è una ferita aperta per il club rossazzurro, che col suo massimo dirigente, in una conferenza stampa, ha ribadito la ferma volontà di opporsi a quello che lui stesso definisce «un golpe».

«Abbiamo presentato un’istanza al Governo – annuncia l’Ad del Catania – affinché provveda a sollevare dall’incarico il commissario straordinario della Figc, Fabbricini. I nostri legali hanno anche inoltrato atto di adesione per presenziare al Collegio di Garanzia del Coni e un nuovo ricorso al Tribunale federale nazionale. Inoltre – aggiunge Lo Monaco – a breve procederemo con le denunce penali nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, sia a titolo istituzionale sia a titolo personale».

«Al di là dell’interesse di parte – ha aggiunto Lo Monaco – lottiamo per il rispetto delle regole, clamorosamente disattese. Tutto, dal primo momento, ha assunto le sembianze di un golpe: tempi, modi e protagonisti. Non ultimo il Collegio di Garanzia del Coni, che ha fissato la trattazione nel merito di questa vicenda a quasi un mese di distanza, contrariamente a quanto accaduto con altri casi evasi in tempi decisamente più brevi».

«Mi viene da sorridere – continua il dirigente rossazzurro – quando il Coni, col presidente Malagò, dice che è stato tutto demandato a Fabbricini, che da segretario generale dello stesso Coni è stato nominato commissario federale riuscendo poi, in questa veste, a smentire se stesso nel giro di una settimana modificando le Noif. Non vorrei – rileva Lo Monaco – che sullo sfondo ci fosse la partita delle prossime elezioni federali e che in questo contesto sia la Serie B ad andarci di mezzo».

«Resto perplesso – ha detto l’Ad del Catania – di fronte alla presunta compattezza delle società di B, il cui teorico guadagno di circa 500 mila euro in caso di torneo a 19 squadre verrebbe certamente vanificato dai notevoli sforzi economici resi necessari per rendersi competitivi in un campionato maggiormente selettivo. Reputo infine di una gravità estrema la lettera inviata quest’oggi dalle stesse società ai loro giocatori presenti alla riunione con l’Aic: una missiva – ha concluso Lo Monaco – nella quale si invitava i propri tesserati a manifestare la volontà di giocare, bypassando totalmente il confronto con l’Assocalciatori. Troppe cose non vanno in questa storia, non possiamo fare finta di nulla. Si indaghi e si vada sino in fondo».

E al fianco del Catania calcio si è schierato anche il Comune etneo. Il sindaco Salvo Pogliese, ha dato mandato all’avvocatura comunale «per intraprendere ogni iniziativa legale a sostegno del ricorso promosso davanti al Tar del Lazio da propri cittadini abbonati, contro le non condivisibili decisioni assunte dalla Figc e dalla Lega dei professionisti laddove nella formazione del calendario di serie B 2018/2019 non ha disposto modalità per la sua integrazione a completare l’organico, escludendo illegittimamente la società Calcio Catania dalla partecipazione al campionato».

All’udienza già fissata per il prossimo 13 settembre davanti al Tar del Lazio, per la trattazione della domanda cautelare urgente avanzata da alcuni abbonati, il Comune di Catania interverrà «a difesa degli interessi della comunità calcistica catanese e al fine di ottenere una corretta e legittima formazione del calendario calcistica per il campionato di serie B». «L’azione legale che abbiamo intrapreso – ha spiegato il sindaco – è un atto di concreto sostegno all’iniziativa dei nostri concittadini abbonati e della società del Calcio Catania per avere quello che ci spetta, cioè l’ammissione nel campionato di serie B. Oltre a quella innanzi al Tar Lazio, com’è noto, abbiamo già avviato una forte interlocuzione istituzionale con il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Giorgetti – ha ricordato Pogliese – affinché intervenga prima possibile per fare rientrare nell’ambito delle norme e della legittimità le autorità sportive che hanno commesso abusi nell’esercizio delle proprie funzioni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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