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Ripescaggi, attesa per la sentenza del Tfn. Ma potrebbe essere il Tar a decidere

Di Giovanni Tomasello |

CATANIA – Finalmente si è giocato nonostante la farsa continua ed è pure una vergogna quel che è accaduto in questi ormai tre mesi di battaglie giudiziarie. Anche Rende-Catania ieri è stata in forse fino alle 10,30 del mattino, l’orario in cui il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare presentata dalla Ternana calcio contro la bocciatura, da parte del Tar del Lazio, del ricorso relativo al format della serie B a 19 squadre. La discussione, in Camera di consiglio, è stata fissata dal massimo organo della giustizia amministrativa per l’11 ottobre prossimo.

Immediato l’intervento del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina che ha dichiarato: «Il Consiglio di Stato non ha concesso la misura cautelare e quindi bisogna ricominciare a giocare ma questo non significa che ci sia la preclusione nelle decisioni ancora da prendere».

Insomma sulla carta tutto resta possibile, ma i campionati di Serie B e C sono già stati falsati e i responsabili restano il presidente del Coni, Giovanni Malagò e il commissario della Figc, Roberto Fabbricini.

Che la gestione del Coni non sia più affidabile, si è ormai convinto apertamente pure il Sottosegretario di Stato alla Presidenza dei ministri, Giancarlo Giorgetti che ha mantenuto la promessa di mettere ordine dopo il vergognoso caos estivo.

A Giorgetti non è piaciuta la proposta del Coni. Per il Comitato Olimpico presieduto da Malagò dovrebbe essere una Commissione speciale a occuparsi dell’ammissione o dell’esclusione delle società dai campionati professionistici. Le decisioni sarebbero così appellabili davanti al giudice amministrativo.

Giorgetti ha però tuonato dopo aver fatto si che si arrivasse al ritorno del terzo comma dell’articolo 41 del decreto Salvini che lunedì dovrebbe ricevere il via libera del Quirinale per poi essere pubblicato martedì o mercoledì in Gazzetta Ufficiale.Il comma dice che alla giustizia amministrativa sarà data l’esclusiva sulle controversie relative ad ammissioni ed esclusioni dai campionati. 

Crediamo inoltre che Giorgetti spingerà per ottenere altre modifiche o cambiare delle norme nel testo. Giorgetti è stato abbastanza chiaro ed esplicito, deluso dai tempi della giustizia sportiva e dello scaricabarile. «In questa situazione decida il Tar, punto e basta».

Tornando al presente adesso si aspetta con ansia domani quando sarà resa nota la sentenza del Tribunale federale nazionale che probabilmente ha già deciso. Sarà questa per il Catania l’ultimissima speranza di essere ripescato in Serie B anche se a dir il vero in pochi ci credono ma considerato che il club etneo ha subito un’ingiustizia grave chissà che i giudici del Tfn non tengano conto di come sia stato palesemente violata la legge all’inizio di uno dei peggiori teatrini nella storia del calcio italiano tanto che si è reso necessario l’intervento del Governo. Un fallimento per il Coni di Malagò che ha ceduto alle pressioni di determinati personaggi ambigui che hanno scatenato un caos infernale danneggiando diversi club sotto ogni aspetto.

A cominciare dal rendimento di una squadra rimasta ferma per un mese e mezzo. E il Catania che abbiamo visto ieri al “Lorenzon” di Rende ha sofferto di questo vincendo soprattutto con il cuore. Ma di quest’affanno bisognerebbe ringraziare quelli che hanno voluto imporre con la forza e contro la legge il format di una B a 19 squadre. Ora magari ci saranno forse i risarcimenti ma il danno è stato fatto.

Un solo augurio finale: che si arrivi presto alla fine di una farsa che ha ridicolizzato il calcio italiano. Abbiamo avuto la fortuna di essere riusciti a parlare con il sottosegretario Giorgetti e vogliamo credere in lui logorati anche noi. Perché non si può scrivere ogni giorno per due mesi di sport e giudiziaria in contemporanea.

Ma il puparo a modo suo è riuscito a portare a termine anche questo suo piano strategico. Lui però non ha ha ancora vinto e probabilmente non vincerà. Il Catania vince intanto in casa del Rende e sorridiamo finalmente.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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