Coppa Davis, Sinner stellare: batte Djokovic due volte e trascina l'Italia in finale
A Malaga in coppia con Sonego vince il doppio decisivo dopo avere battuto Nole anche nel singolare
Dopo 25 anni l’Italia torna in finale di Coppa Davis e ora avrà una grande occasione per rivincerla, contro l’Australia, bissando quella del 1976 in Cile. A Malaga gli azzurri di Filippo Volandri hanno fatto l’impresa battendo 2-1 la Serbia, trascinati da uno Jannik Sinner monumentale, capace di strapazzare Novak Djokovic due volte in un pomeriggio.
Il numero 4 del mondo, dopo aver portato il punto dell’1-1 nel singolare con Djokovic, pareggiando la sconfitta patita in apertura di giornata da Lorenzo Musetti - battuto 6-7 (7-9), 6-2, 6-1 da Miomir Kecmanovic - si è sottoposto agli straordinari. E’ tornato sul cemento nel doppio, affiancato da Lorenzo Sonego. Di fronte ancora Djokovic, in coppia con Kecmanovic. Ed il duo azzurro ha mostrato grande affiatamento, eliminando i serbi con un doppio 6-4.
«Contenti, sì. Ma ancora non soddisfatti». Al termine Sinner era già con la testa a domani. «E' stata una giornata lunga, ma quando finisce così le emozioni sono bellissime - ha aggiunto - E' stato un doppio molto difficile da giocare sull'1-1. Ma noi ci abbiamo sempre creduto. Siamo contenti di essere in finale, cercheremo di risolvere anche il 'problemà Australia. La squadra ha dimostrato di essere viva».
Sinner ha superato Nole 6-2, 2-6, 7-5 in 2 ore e 33 minuti. Il serbo non perdeva in Coppa Davis dal 2011 ed aveva vinto gli ultimi 20 singolari di fila. Una sentenza, fino ad oggi pomeriggio, quando un Sinner monumentale lo ha stoppato con un match da incorniciare. Quasi senza storia il primo set, chiuso dall’azzurro in 37'. Ma Djokovic resetta e riparte nel secondo set, ritrovando la prima di servizio che l’aveva tradito in avvio. Sinner cala un pò da fondo, costretto com'è a rischiare di più con il diritto. Risultato, il 6-2 viene restituito e si va al terzo, il più incerto. Il secondo game, turno di battuta di Sinner, dura quasi 14 minuti ed è vinto dall’italiano con un ace al ventesimo punto. Il match vive la sua fase più intensa. Gli errori si fanno sempre più radi, crescono i punti vincenti. Ma alla fine è il 'rossò a spuntarla. «Sono entrato in campo già esausto per quanto avevo tifato per lui - ha scherzato Sonego, dopo la vittoria in doppio - Ora dobbiamo dimenticare quello che abbiamo fatto e ricaricarci».