21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:07
×

Diego Peralta suona la carica: «Se rigiocassimo 10 volte con il Rimini non perderemmo. Ora la rimonta»

Il centrocampista del Catania ha confermato le sue qualità

26 Gennaio 2024, 09:50

peralta

Ventisette anni e una sconfinata conoscenza del gioco. Diego Peralta è da pochi giorni sbarcato a Catania eppure si è calato nella parte molto rapidamente. L’allenatore Cristiano Lucarelli che lo aveva già allenato alla Ternana lo ha voluto fortemente anche al Catania e adesso gli sta dando molto spazio. Lo ha schierato tra i titolari a Rimini, mercoledì sera, e il funambolo italo-argentino ha fatto il suo. L’ala di Livorno, che ricorda Domenico Morfeo per le suore movenze in campo, ha provato con la sua classe a creare soluzioni per i compagni.

Ovviamente rammaricato per il risultato?

«Ne abbiamo parlato negli spogliatoi subito dopo la gara con i compagni. Siamo certi che se quella gara la rigiocassimo altre 10 volte non la perderemmo».

La sensazione è che abbiate imposto il vostro dominio, e che il Rimini abbia davvero faticato per gestire il vantaggio.

«Quando si fa la prestazione il dispiacere è doppio, abbiamo creato tanto. Quando accadono partite del genere il rammarico ti resta dentro per giorni. L’importante in ogni gara è creare i presupposti per fare gol, abbiamo colpito due pali, credo sia stata sfortuna, non si può parlare di errori. Non è la prima volta che creiamo tanto e non prendiamo punti, ma lavoreremo per essere pronti nei prossimi impegni. Dovevamo sfruttare le opportunità che abbiamo avuto, abbiamo concesso poco o nulla e loro sono stati bravi in quel contropiede a finalizzare, come non abbiamo fatto noi. Il carattere c’è stato, in dieci non era facile creare i presupposti per andare a rete com’è stato quando eravamo in parità numerica».

C’è la sensazione che l’1-0 dell’andata si possa ribaltare?

«È solo il primo tempo della qualificazione, c’è ancora il ritorno e crediamo di potercela fare. Siamo consapevoli della nostra forza e la prova offerta a Rimini deve farci capire che possiamo raggiungere la finale. La nostra è una rosa importante e siamo sicuri di poter dare di più, la nostra gente merita di più, certo, le prestazioni sono molto buone, il tempo è dalla nostra parte e dobbiamo essere ottimisti per il ritorno».

Avete avuto un po’ di sfortuna, non crede?

«Beh, sì, certo, i pali non ci hanno aiutato. Nel primo episodio è stato bravo anche il portiere, nelle altre due è stato un fattore di sfortuna perché Roberto Zammarini ha colpito il palo interno. I ragazzi mi dicevano che anche in passato è capitato più volte in campionato, dobbiamo prenderne atto e cercare di fare di più».

Intanto c’è da pensare al Monopoli, in campionato siete attardati. Come si prepara una partita del genere, dopo una sconfitta?

«In campionato siamo in ritardo con i punti, ma dobbiamo mantenere l’ottimismo e la fiducia in noi stessi. Dobbiamo lavorare bene in settimana, ancora meglio di come abbiamo fatto, solo così si possono portare punti a casa. Penso che continuare su questa strada sia l’unica soluzione e bisogna cercare di fare meglio».

Il Catania ha cambiato tanto, siete arrivati in parecchi. Come procede l’adattamento?

«In tanti siamo arrivati da poco, ma grazie a chi sta qui da più tempo ci siamo inseriti subito bene e abbiamo fatto buone prestazioni. Si sta creando un bel gruppo, possiamo fare grandi cose».

Lucarelli la conosce bene. Lei in quale posizione del campo preferisce giostrare?

«Mi piace cercare le punte e gli inserimenti degli esterni, mi piace servire gli altri, cerco sempre di fare quello che mi riesce meglio. Il mister mi conosce e sa cosa posso fare, mi chiede movimenti dettagliati e io cerco di mettere in pratica i suoi dettami tattici per il bene della squadra. A Rimini nel primo tempo dovevo uscire sul terzino sinistro avversario, nella ripresa ho cercato di sfruttare gli spazi che c’erano. Il mister mi ha chiesto di cercare spazi tra le linee e così ho fatto».