Notizie Locali


SEZIONI
Catania 22°

Sport

Calcio Catania, il ko col Bisceglie cambia le prospettive: dicembre in salita

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – Dal dicembre di folle e motivata rincorsa al dicembre nero. Una sola partita cambia le prospettive di un Catania che rischia di farsi sfuggire il primo posto già adesso, quando neanche la prima parte del torneo è andata in archivio.Ci sono le carenze mentali del gruppo, c’è la stanchezza per l’affannosa rincorsa che la squadra è costretta a fare per il caso ripescaggi. E non lo dimentichiamo.

Ma oggi, parlare di stanchezza, rincorsa, dei due mesi di lavoro fisico andato in fumo, non serve. Non è un alibi che regge perchè a Bisceglie s’è consumato un dramma sportivo che non si può collegare con tutte le malefatte che città e club hanno subìto.

La vita continua? La società ieri è rimasta in silenzio, ma cosa avrebbe potuto aggiungere oltre a quello che ha dichiarato Sottil? La squadra è stata contestata dai tifosi che in pochi giorni hanno percorso km su km, spingendosi fino a Reggio Emilia e poi recandosi a Bisceglie. C’è solo da inchinarsi di fronte a cotanta passione. Ma a che è servita? A ingoiare un altro boccone amaro.

Il mese continua. Mercoledì sera in casa arriva il Francavilla Fontana, un’altra pugliese – regione che porta male ai rossazzurri (ricordiamo l’anno passato il 5-0 di Monopoli) – e si giocherà alle 20,30. Poi, a ruota, la trasferta di Lentini domenica sera, la Cavese in casa prima di Natale, il Rieti in trasferta il 27 alle 14,30. Poi stop al girone d’andata e fine d’anno col botto al Massimino, visto che arriva proprio il Monopoli di Beppe Scienza.

Della Coppa di C nemmeno vi facciamo cenno, perchè ci concentriamo sul campionato. Se non ci fosse stata la Juve Stabia così lanciata, forse parleremmo di rovinosa caduta e di poco altro. Ma quel che lascia interdetti è il modo di giocare di questa quadra. Va bene che il Catania l’aspettano tutti e si chiudono. Va bene che in C non pretendiamo spettacolo. E va bene pure che si possa vincere 1-0 con la Reggina all’ultimo istante. Ma settimana dopo settimana si alternano gare apprezzabili sul piano tattico (vedi il 2-0 di Matera) a cadute che non hanno una spiegazione.

O forse ce l’hanno: questa squadra è più adatta alla B che a quest’inferno. Ma non può mollare mentalmente dopo 25 minuti. Adesso Lo Monaco, anche lui criticato nel dopogara dai tifosi, deve correre di nuovo ai ripari. Il dato riferito all’anno passato allarma: Lucarelli aveva racimolato 4 punti in più. Serve il mercato, occorre sistemare molte cose nella fase offensiva.Ma non saranno i Chiricò di turno a rivoluzionare la squadra. E manco se torna il Papu Gomez o se si arriva a Franca del Potenza che segna gol a grappoli ci saranno mutamenti genetici eccezionali.

E’ solo una questione di testa, legata all’umore del momento, forse alla troppa sicurezza acquisita dopo Sassuolo. Quando la squadra va sotto pressione non si rialza facilmente. Serve il singolo episodio a determinare spesso l’esito di una vittoria. E così non va. O meglio, può andare per qualche settimana, ma non deve essere la regola. Tutto sembra perduto, anche se è presto. Ma dopo Bisceglie ci sembra, davvero, che si sia fatta una certa…COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati