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Serie C, Catania sogna la grande impresa per scacciare l'incubo dei play out

In uno stadio semideserto domani sera la squadra rossazzurra è chiamata a ribaltare il risultato dell'andata nella gara di ritorno di Coppa Italia contro il Padova

01 Aprile 2024, 15:21

stadio

Nel giorno di Pasqua in casa rossazzurra si è provato ad allentare la pressione. La società, dopo la sconfitta contro il Giugliano, ha deciso di interrompere il ritiro e di concedere ai giocatori uno sciogliete le righe di qualche ora. D’altronde domani martedì si gioca e non si può deviare troppo la concentrazione dagli obiettivi immediati.

La gara di ritorno di Coppa Italia contro il Padova è il primo grande appuntamento di questo finale di stagione. Come è noto si giocherà a porte chiuse, e la squadra è chiamata alla prima grande reazione dopo le tante scivolate stagionali. L’obiettivo della proprietà è vincere la Coppa, lo ha affermato il patron Ross Pelligra e lo ha ripetuto recentemente il vice presidente Vincenzo Grella, il risultato dell’andata lascia ancora aperte delle porte. Vincere vorrebbe dire tanto, in primis perché si porterebbe a Catania una Coppa che non si è mai vinta, inoltre rappresenterebbe un pieno di energie in vista del finale di stagione.

Semmai l’assenza di pubblico, oltre a rappresentare un grave danno economico e di immagine per il club, non consentirà ai giocatori di sentire il sostegno e la spinta dei 20 mila cuori rossazzurri. L’ambiente sarà surreale, e, come contro il Giugliano, sembrerà di giocare un’amichevole estiva.

1.500 ragazzi

In questo senso, assume grande valore la scelta della proprietà etnea. La Questura di Catania ha infatti accolto la richiesta congiunta del Catania e della Lega Pro, pertanto l’accesso alla Tribuna B sarà consentito a 1500 ragazzi, under 14 del settore giovanile rossazzurro e delle scuole calcio affiliate. Il Giudice Sportivo ha concesso il necessario nulla osta per l’iniziativa, fortemente voluta dal Catania e dalla Lega Pro per diffondere un messaggio incentrato sul tifo positivo. Inoltre, la terna arbitrale e i ventidue calciatori schierati dall’inizio entreranno in campo con 25 bambini: sulle maglie di questi ultimi, le parole più importanti relative ai valori dello sport.

Considerate le scene indegne andate in onda in diretta nazionale nella gara d’andata, con una parte degli ultras rossazzurri impegnati a macchiare la dignità del tifo catanese e di tutta la città etnea, il messaggio che arriva dal club è di assoluto valore. E serve in qualche modo a ribadire l’assoluto impegno profuso dall’attuale management etneo nel prendere le distanze da certe dinamiche marce che con il calcio non c’entrano niente.

Gli avversari

Il percorso di avvicinamento al match di martedì prosegue dunque, il clima in casa Catania non è ideale. Intanto il Padova, che giovedì scorso è ritornato al successo in campionato, grazie al 2-1 ai danni della Pergolettese ha consolidato il secondo posto alle spalle del Mantova nel girone A. E ora con molta serenità può preparare il match di martedì, nel quale è chiamato a difendere il 2-1 dell’andata. Il centrocampista padovano Pietro Fusi, si è già proiettato alla sfida di Catania. «Siamo tornati a vincere davanti ai nostri tifosi, ora testa alla finale di Coppa Italia - ha dichiarato - Poi bisognerà ricaricare le energie mentali e blindare il secondo posto in campionato. Col Catania non stiamo pensando assolutamente al doppio vantaggio a favore. Il fatto che si giochi a porte chiuse martedì può essere un aiuto per noi, però l’atmosfera sarà non da finale e questo influenzerà la gara. Sarà ancora più difficile entrare in partita, ma il Padova c’è e vuole portare a casa la Coppa».

Morale a terra

Lo vuole fare anche il Catania che però ci arriva con il morale sotto terra, dopo l’ennesima sconfitta in campionato, (la quindicesima) subita in rimonta dal Giugliano. In questo periodaccio, una buona notizia arriva però dall’infermeria, il difensore Tommaso Silvestri ha ripreso a correre e a lavorare con la palla. Il piano per lui prevede un lento recupero, ma questa è già una buona notizia. Potrebbe tornare in tempo per gli eventuali play off, a patto però che la squadra eviti di finire nei play out.