Cianci, l'uomo dei gol pesanti del Catania: «Vogliamo arrivare in fondo»
Finale di stagione da star. Arrivato a metà campionato nelle prime dieci partite non ha quasi mai brillato
Cianci da dieci e lode. Tanti sono i gol realizzati in questa stagione: quattro a Taranto in una prima fase della stagione vissuta a fasi alterne tanto da rotolare in panchina e poi sul mercato di gennaio; sei in rossazzurro. Qui la storia è meno contorta anche se l'inizio della sua esperienza a Catania non è stata memorabile: tre delle prime sei gare saltate per un malanno, in panca contro la Juve Stabia, titolare a Taranto conto la sua ex squadra ma sempre a secco di gol. Il primo lo segna alla decima presenza in Sicilia, contro la Turris, ma il Catania perde. Quattro giorni dopo, il 28 marzo, bissa col Giugliano, ma ancora una volta la squadra viene sconfitta.
Il bivio di Sorrento
Ritenta, Cianci, nel giorno più difficile della gestione Zeoli, ovvero a Sorrento: è il 21 aprile e il Catania va sotto di tre gol restando in balia degli avversari. Nei minuti finali, Cianci si inventa due gol anche molto belli facendo finalmente intravedere lampi di grande carattere e la stoffa del vero centravanti. Quattro gol, zero punti: l'impegno non basta, il Catania rischia i play out.
Rivitalizzato dal 3 5 2
Cianci è proprio uno dei giocatori che Zeoli ha rivitalizzato costruendo quasi a misura un attacco a due che possa esaltare le sue caratteristiche di generosità, solidità ma anche di conclusioni in porta. Lavorando sulla testa di un ragazzo che sembrava inghiottito dall'anonimato di un reparto molto nutrito numericamente, ma che non funzionava, ecco che l'ex Taranto si è ripreso la scena proprio in coda a una stagione che ha ancora, grazie a quel suo gol, qualcosa da dire.
Il gol col Benevento
Dopo il gol al Benevento, definito il più importante della sua carriera, Cianci aveva espresso concetti importanti per preparare gli spareggi e le stesse idee le ha messe in pratica: «I playoff sono un terno al lotto, nella maggior parte dei casi chi sta meglio va avanti. Catania è una piazza esigente, ma che spinge al massimo se si dimostra impegno e attaccamento alla maglia. Ecco, noi faremo di tutto per proseguire il cammino». Al di là di come possa proseguire la stagione è chiaro che la società sta valutando il rendimento, il modo di approcciarsi alle gare, l’attaccamento e l’affetto che ha conquistato nei confronti della piazza. Non è da escludere una conferma, ma prima bisogna che Cianci riesca a completare, se possibile, un percorso contromano o se preferite controvento.