Catania, i nuovi non bastano: soliti black out, a Cerignola un altro ko e la contestazione dei tifosi
I rossazzurri deludono ancora e sprofondano su un campo che continua a mettere a nudo i limiti mentali e di organico della squadra
Sprofonda il Catania su un campo, come Cerignola, che continua a mettere a nudo i limiti mentali e di organico di una squadra che non riesce a rialzarsi dalla classifica anonima che attualmente occupa. Il 2-0 per i padroni di casa, nonostante gli episodi avversi, diventa una condanna reiterata per i giocatori allenati da Toscano che nel finale sono stati contestati dai 200 tifosi arrivati dalla Sicilia. Tanto è vero che a 10' dalla fine sono piovuti fumogeni in campo e la gara è stata sospesa per quasi cinque minuti. Dal settore etneo sono piovute frasi di contestazione nei confronti di una squadra accusata di non giocare con carattere. A 6' dalla fine i 200 hanno abbandonato la postazione lasciando lo stadio.
Toscano aveva deciso di schierare quattro nuovi acquisti subito in campo, ma nei primi 36 minuti è successo di tutto: Dalmonte, girandosi su un pallone in area servito da Inglese, si è fermato ed è stato costretto a uscire per un problema all'adduttore. Quattro minuti dopo l'espulsione di Frisenna che era stato ammonito dopo pochi secondi per un'entrata dura, ma il secondo giallo è stato davvero discutibile perchè il centrocampista rossazzurro era entrato, sì, in ritardo su Visentin, ma la scorrettezza non era da ammonizione. L'arbitro è stato eccessivamente fiscale e il Catania è stato costretto a rimodularsi. Jimenez che era partito a ridosso dell'area avversaria è stato arretrato in mediana e nella fase di non possesso anche Inglese è corso a dare man forte ai compagni lasciando più avanti il baby Clarence Corallo, messo in mischia in emergenza per un esordio assoluto in prima squadra.
Prima del riposo il Cerignola aveva cercato la via del gol con il colpo di testa di Visentin, finito a lato, con l'ex di turno D'Andrea fuori misura al 20'. Il Catania aveva tentato con Inglese, altro colpo di testa finito fuori misura.
Nella ripresa la squadra di Toscano è crollata. Il vantaggio, fino a quel momento immeritato, è di Salvemini, abile a sfruttare un calcio d'angolo di Achik per battere Dini. Il bis poco dopo con una conclusione dalla distanza di Capomaggio. Non per nulla la squadra dell'ex di turno Raffaele aveva conquistato dieci risultati utili di fila. E non è un caso che il Catania continui a collezionare delusioni su delusioni rimanendo in una posizione di classifica anonima.
Il tabellino
AUDACE CERIGNOLA-CATANIA 2-0
AUDACE CERIGNOLA (3-5-2): Greco 6; Romano 6, Martinelli 6, Visentin 6; Coccia 6,5 (dal 48’ s.t Mc Jannet s.v.) Tascone 6, Capomaggio 7 (dal 48’ s.t. Nicolao s.v.), Paolucci 7 (dal 25' s.t. Bianchini 6), Achik 7 (dal 20' s.t. Russo 6,5); D'Andrea 5 (dal 20' s.t. Volpe 6), Salvemini 7. A disp.: Saracco, Ligi, Faggioli, Sainz-Maza, Velasquez, Gonnelli, Ianzano, Carrozza. All. Raffaele 7.
CATANIA (3-4-1-2): Dini5,5; Quaini 5,5 (dal 40' s.t. Ierardi s.v.), Del Fabro 5, Castellini 5; Guglielmotti 5,5 (dal 30' s.t. Raimo s.v.), Di Tacchio 6, Frisenna 5, Anastasio 6 (dal 30' s.t. Allegretto s.v.); Jimenez 6; Dalmonte 5,5 (dal 32' p.t. Corallo 6), Inglese 6. A disp. Butano, Gega, Forti, Montalto. All: Toscano 5,5.
ARBITRO: Andrea Ancora di Roma4,5 (Tempestilli di Roma e Brunozzi di Foligno).
Reti: Salvemini al 15' s.t. Capomaggio al 23' s.t.
Note: spettatori 2.500, espulso Frisenna al 36' p.t. per doppia ammonizione. Ammoniti Paolucci, Quaini, Salvemini. Angoli 5-5, recupero 2' e 5'.