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Da "traghettatore" a certezza: perché Tudor è stato confermato sulla panchina della Juve

Il nuovo dg Comolli lo aveva preannunciato, ora la firma nero su bianco

Redazione La Sicilia

13 Giugno 2025, 17:26

Da "traghettatore" a certezza: perché Tudor è stato confermato sulla panchina della Juve

Dalle parole ai fatti, il direttore generale della Juventus Damien Comolli ha voluto blindare l'allenatore Igor Tudor. Proprio a poche ore dalla partenza per gli Stati Uniti è stato ufficializzato il rinnovo di contratto del tecnico bianconero: il nuovo accordo durerà fino al 30 giugno del 2027, con l’opzione di prolungare per un’ulteriore stagione.

Filo riannodato

«Qualche mese fa è stato riannodato il filo della storia di Igor Tudor alla Juventus, ora ad attenderlo ci sono nuove pagine da scrivere: la bella notizia è che continueremo a farlo insieme» le parole del club per annunciare la fumata bianca delle trattative. Così il progetto del croato può continuare ed è stato rafforzato dopo le svariate voci e indiscrezioni su possibili candidati alla panchina, il primo passo sarà il Mondiale per club.

Felicità croata

«Sono contento di ripartire insieme di nuovo: ci prepariamo per questa competizione, vogliamo fare grandi cose» le sue parole dopo la firma sul nuovo accordo con la società. E, nello specifico, ha spiegato quali vogliono essere queste 'grandi cosè da fare in America: «Sarà un torneo bello ed emozionante, tutti hanno il massimo delle aspettative: la Juve gioca sempre per vincere» è l’appello di Tudor alla banda bianconera che nella mattinata di sabato si imbarcherà sull'aereo che la porterà negli Stati Uniti, con il primo appuntamento fissato per giovedì alle 3 di notte (ora italiana) contro l’Al-Ain. E, oltre agli obiettivi sportivi, c'è anche un aspetto emozionale da non sottovalutare: «Ci saranno tutte le squadre e tutti i giocatori più forti, è una di quelle cose che immaginavi da bambino - ha spiegato ai canali ufficiali della Fifa - e andremo lì per fare il meglio possibile: siamo emozionati, sarà bello da vedere oltre che da giocare».

Niente traghettatori

Per Tudor sarà quindi l’occasione per essere il tecnico della Juve a tutti gli effetti e non più il semplice traghettatore, l'etichetta che gli era stata appiccicata addosso quando a metà marzo sostituì l’esonerato Thiago Motta: «Sento di essere nel posto giusto, sono motivato e circondato da persone che mi vogliono bene» ha dichiarato il croato. E, tra i punti fermi della sua Juve, c'è sempre Kenan Yildiz: «Un mix di numero 9 e 10 come lui, che vede la porta ma ti fa giocare bene, sono rari - i complimenti per il classe 2005 di nazionalità turca - lui ha una dote, la mentalità, l’essere dentro ogni allenamento ed esercizio, senza paura: la personalità va coltivata e cercata nei giocatori, non è scontata nelle nuove generazioni».