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Atletica: "Gimbo" Tamberi racconta la corsa verso i Giochi di Los Angeles 2028 aprendo un suo canale YouTube
Il campione olimpico, iridato e continentale di salto in alto racconterà così senza filtri la sua gara più difficile in una sorta di diario intimo, tra resilienza e desiderio di rinascita
Gianmarco Tamberi of Italy greets after the Men's High Jump qualification of the Athletics competitions in the Paris 2024 Olympic Games, at the Stade de France stadium in Saint Denis, France, 07 August 2024. ANSA/ETTORE FERRARI
"Gimbo" Tamberi in carriera ha vinto tutto, campione olimpico di salto in alto ai Giochi di Tokyo 2021, oro ai Mondiali 2022 all'aperto e ai Mondiali indoor del 2024 e doppio oro nelle rassegne continentali all'aperto e indoor e adesso nell'attesa di capire come continuare la sua straordinaria carriera fino ai Giochi di Los Angeles 2028 il saltatore azzurro continua ad avere un rapporto sempre più intenso con i suoi tifosi.
"Gimbo" Tamberi, classe 1992, tesserato per il Gs Fiamme Oro, ha così deciso di aprire un canale diretto in questa rincorsa verso Los Angeles 2028, aprendo un suo canale YouTube
"Allora da dove iniziamo? Siamo pazzi?", comincia così "Gimbo" nel suo nuovo canale YouTube. Un progetto che non parla solo di atletica, ma di verità: mentale, fisica, emotiva.
Il primo video racconta la sua partecipazione al Golden Gala di Roma dello scorso 6 giugno allo stadio Olimpico di Roma dove nel 2024 aveva vinto terzo titolo europeo (2016, 2022 e 2024), la gara più importante d’Italia, "davanti a tutti i tuoi tifosi".
All'Olimpico nonostante nove mesi senza gare, zero certezze e appena tre allenamenti tecnici, "Gimbo" Tamberi scelse infatti di esserci: "Non ero in forma, ma loro potevano regalarmi tanta emozione, tanta forza, tanta energia".
Nel racconto in prima persona verso la qualificazione all’Olimpiade di Los Angeles 2028, Tamberi si mostrerà senza difese. Il dolore al ginocchio, le infiltrazioni, la paura di non farcela. "Non puoi appoggiarti sulla parte tecnica, né su quella fisica, né mentale. Ma vuoi credere a quel quarto punto, il pubblico". Quel pubblico che lo accoglie con un boato, lo chiama per nome, gli dà brividi e coraggio. Poi la gara. Il primo salto: "Due e dodici. Dopo un riscaldamento così, poteva essere un muro insormontabile. Invece l’ho saltato. E ho capito che potevo ancora crederci". Ma il 2,20 non arriva, e la gara si archivia fra le peggiori della sua carriera. Eppure: "Mi avvicino al pubblico e quella delusione svanisce. È un rapporto vero, concreto, tangibile. Sono andato per stare vicino alle mie persone. E ho fatto un pieno pazzesco".
Un racconto nudo e potente quello di "Gimbo", che calendarizzerà una serie di contenuti esclusivi, verso l’ultima sfida di un campione che nel suo sport ha vinto tutto come dice spesso: "Ho saltato per loro. E per me stesso".