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Antonini, patron del Trapani, e l'acquisto dell'Acireale. Ecco cosa c'è di vero nella trattattiva

Di Mauro: "Iscriverò la squadra contro tutto e tutti"

Giovanni Finocchiaro

10 Luglio 2025, 08:55

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Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio e degli Shark di basket vuole comprare anche l'Acireale Calcio che entro oggi dovrebbe rispettare le scadenze imposte dalla Lega e iscriversi al campionato di Serie D. L'imprenditore romano avrebbe offerto all'attuale patron acese, Giovanni Di Mauro, la somma di 600 mila euro per rilevare il club più altri 400 per coprire il monte debiti (in serata la smentita dell’Acireale sulla consistenza delle cifre).


La notizia ha messo in visibile allarme i tifosi del Trapani che in Serie C meridionale partirà già con 8 punti di penalizzazione perché avrebbe utilizzato crediti fiscali per un valore di almeno 700mila euro per coprire debiti verso l’Erario nelle scadenze di febbraio e aprile. Una prassi, quella dell’acquisto dei crediti, diffusa tra aziende e società sportive, che si rivolgono a intermediari specializzati per ottenere risparmi fiscali. Ma, come nel caso del Brescia che avrebbe utilizzato gli stessi professionisti, i crediti si sarebbero rivelati inesistenti, secondo quanto accertato dall’Agenzia delle Entrate.


Insomma, il Trapani dovrà recuperare in fretta un ritardo in classifica ma dopo l’ennesima indiscrezione che riguarda le mosse del patron Antonini i tifosi trapanesi si sono allarmati chiedendosi: cosa succederà adesso al Trapani? Per evitare che gli stessi proprietari mettano le mani su più società, in questo caso sportive, le Federazioni Nazionali e la Uefa hanno varato un provvedimento che avrà valore dall'inizio della stagione 2028-29: non saranno più ammesse le multiproprietà nel calcio italiano.
L'articolo 16-bis delle Noif recita: «Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente ed affine entro il quarto grado».


Ieri anche i tifosi dell’Acireale hanno scatenato un dibattito sui social. Abbiamo sentito il sindaco Roberto Barbagallo che ci ha confermato: «So per certo che ci sono stati contatti tra la proprietà dell’Acireale e l’imprenditore Antonini. Da due anni il proprietario dell’Acireale è Giovanni Di Mauro che iscriverà la squadra. Non so, durante i colloqui tra Antonini e Di Mauro, quali argomenti siano stati toccati, mi aspetto che la squadra venga iscritta. Di Mauro mi ha assicurato che provvederà, noi abbiamo concesso il nulla osta per l'utilizzo del Tupparello».
In serata il presidente dell’Acireale, Giovanni Di Mauro, sentito dalla nostra redazione, ci ha confermato: «Vero, ho sentito Antonini, ma la sua offerta non partiva dalle basi che sono state ipotizzate e non è stata ritenuta congrua. Sto iscrivendo la squadra al campionato, contro tutto e contro tutti, intenzionato a continuare l’attività senza intoppo alcuno».


Il patron del Trapani, Antonini, sulla sua pagina social “X” ha commentato la notizia lanciata sul nostro sito www.lasicilia.it: «Cosa c’è di vero. Interesse per ora espresso in maniera del tutto generica del Gruppo Sport Invest per ampliare il plafond di squadre con cui sviluppare progetti sportivi di ampio raggio. L’eventuale acquisto oggi tutto meno che sicuro e mai alle cifre indicate rientra in un progetto di sviluppo sportivo di ampio respiro. Ci sarebbe un Managment esclusivamente dedicato a questa eventualità. E non inficia alcunché con Trapani dove io sarei fisso al 100% visto che vivo e continuerò a vivere qui. Quindi rilassiamoci ed evitiamo finti allarmismi. Dopo gli sforzi che stiamo facendo per allestire queste due squadre pensate che buttiamo le cose all’aria. Ma siete seri? Per favore basta mandare messaggi senza senso. Acireale sarebbe una città perfetta per avere una squadra con cui far crescere grandi talenti e rilanciare un’altra piazza siciliana, affidandone la gestione a persone serie e affidabili».


Si deduce, quindi, che se dovesse acquisire l’Acireale, il club diventerebbe una società satellite del Trapani con buona pace dei tifosi granata.
Ancora Antonini, rispondendo ai tifosi del Trapani che chiedevano chiarimenti, nel caso in cui l’Acireale salisse in C e il Trapani dovesse restare in questa categoria: «E’ una precisa strategia di crescita del gruppo. Anzi dovrebbe far capire a tutti che io tutto faccio meno che scherzare. Se Acireale verrà in C e anche Trapani sarà ancora in C non ci sarà problema. Abbiamo già pensato a tutto».