«Dimenticare il 6 a 0 al Foggia», Mimmo Toscano non si fida della Cavese
Il tecnico rossazzurro: «L’entusiasmo deve essere la benzina che ci fa lavorare meglio. L’importante è stare concentrati senza cali di tensione»
Mimmo Toscano è serio. Concentrato sulla gara contro la Cavese. Sembra quasi accigliato. Sa che dovrà fare il pompiere per spegnere i facili entusiasmi che si sono alimentati in città tra i tifosi e tra i suoi giocatori dopo il successo largo contro il Foggia. Il tecnico ha grande esperienza e sa che a volare troppo alti ci si può bruciare. Dunque ieri, in fase di presentazione del match contro la Cavese (sabato 30 agosto, ore 18), ha invocato «unità di intenti e grande attenzione».
Mister Toscano, la squadra viaggia sulle ali dell’entusiasmo, è un rischio?
«Sono abituato a fare concentrare la squadra sul campo. L’entusiasmo deve essere la benzina che ci fa lavorare meglio. Anche dopo il risultato di domenica ci sono delle cose da migliorare, su cui lavorare e crescere. Le abbiamo analizzate in settimana. Ci aspetta un’altra partita nella quale bisogna avere le antenne dritte ed essere svegli. Subito dopo Catania-Foggia ho cercato di focalizzare l’attenzione sul match di Cava, da lunedì ho visto i ragazzi sul pezzo, pronti a preparare la trasferta campana. Contro il Foggia dovevamo approcciare bene la gara, esaltare i nostri pregi e le loro difficoltà del momento, lo abbiamo fatto. Adesso però quello è il passato».
Cosa bisogna temere della Cavese?
«Quello di Cava è sempre un campo difficile, sfideremo un avversario con una identità ben precisa, anche caratteriale. La Cavese ha giocato una buona gara contro il Sorrento. Abbiamo studiato nei minimi dettagli il nostro avversario, sabato sarà un altro incontro in cui dovremo essere bravi a capire il piano gara della Cavese, giocando con la massima attenzione e concentrazione. L’approccio e l’atteggiamento saranno determinanti».
Dopo il primo turno qual è la sua opinione sul girone C?
«Il livello della competizione si è alzato tantissimo, non ci sono partite facili, devo essere bravo a far rimanere sul pezzo la squadra cercando di affrontare al meglio l’avversario che abbiamo di fronte perché ogni squadra ha le sue qualità e caratteristiche per metterci in difficoltà. Dovremo avere sempre la percezione del pericolo. Rispetto al match di domenica abbiamo bisogno di fare cose diverse quando abbiamo la palla o meno. Pensiamo a concentrarci su questi aspetti e giocando bene».
Darà spazio a D’Ausilio dal 1’?
«Hanno fatto bene tutti nella partita disputata contro il Foggia. Dallo stesso D’Ausilio a Lunetta passando per Cicerelli, Jimenez, Forte. Io devo avere la lucidità nel capire quale può essere il calciatore con le caratteristiche più adatte a questa gara, sia dall’inizio che in corso d’opera. Il nostro organico ha un livello molto lineare in tutti i reparti, l’importante è tenere tutti sulla corda e con un’alta competizione. Riducendo al minimo l’errore».
In che cosa deve migliorare la squadra?
«Nel saper adottare la scelta giusta quando è in possesso della palla. Dobbiamo riempire meglio l’area di rigore attaccando bene la porta. Nella costruzione della manovra occorre maggiore pazienza se si trovano squadre che si abbassano, trovare soluzioni ottimali se le avversarie ci vengono a prendere alto come è successo a Crotone, sfruttando qualche uomo libero negli spazi intermedi».
E di questo avete parlato già a fine primo tempo nel match contro il Foggia?
«Sì, perché ho visto 2-3 situazioni di calo di tensione che non andavano bene. Io voglio assicurarmi che la squadra cresca. Se anche in quei momenti dove il risultato è acquisito rimani concentrato e determinato poi viene tutto più facile. Su questo devo battere, senza cambiare atteggiamento».
Rivede qualcosa in questo Catania del suo Cesena che vinse il campionato?
«Qualcosa sì, ma sono annate diverse ed interpreti differenti. Vorrei raggiungere lo stesso atteggiamento e la stessa identità con questi ragazzi che stanno lavorando benissimo».
I nuovi come hanno vissuto l’atmosfera del “Massimino”?
«Penso che solo a Catania succeda di vedere così tanti spettatori sugli spalti alla prima giornata di campionato ad agosto, nel contesto di una partita non di cartello. Questo è un atto di fiducia della gente nei nostri confronti e noi dobbiamo ripagarlo dando tutto. Poi i risultati sono figli di tante variabili, ma quando dai tutto vuol dire che hai ripagato la fiducia. Vuol dire che hai fatto una buona prestazione e così hai una grande probabilità di vittoria. Bisogna alimentare questo entusiasmo restando tutti uniti. Ci saranno momenti non buoni durante una gara o tra una partita e l’altra, quelli saranno i momenti decisivi della stagione, ma se saremo uniti dentro e fuori dal campo potremo fare la differenza».