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Il sogno del Catania è in buone mani: Andrea Dini l'uomo che fa le parate che valgono come un gol

Il portiere rinnova: «Il mio futuro rimarrà legato ai colori di questa città». Il vicepresidente Grella: «Il club premia chi merita»

Giovanni Finocchiaro

09 Settembre 2025, 10:44

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Il titolo inflazionato potrebbe essere “Il Catania è in buone mani”. Quello che merita un approfondimento è “Come si diventa leader in otto mesi”. Andrea Dini non segna, ma evita reti che valgono punti. A Cava nei minuti di recupero il ragazzo di Cattolica ha compiuto un autentico miracolo sulla conclusione di Orlando. Sabato scorso contro il Monopoli, al Massimino, è riuscito a deviare sul palo, con una prontezza di riflessi da grandissimo giocatore, il tentativo ravvicinato di Fall.

Come un attaccante

Non è un attaccante ma Dini è diventato un idolo pur non segnando reti. Le evita. In quest’avvio di stagione il Catania non ha beccato gol, almeno in campionato. Già in estate lo stesso portiere, quando il tecnico Toscano impostava i metodi di gioco sul campo di Norcia, aveva riportato il pensiero del suo allenatore: «La fase di non possesso non è esclusiva dei tre difensori e del portiere, siamo un gruppo che collabora in maniera fattiva. Siamo uniti. I primi a far filtro sono le punte, ovviamente anche a centrocampo c’è un controllo dell’avversario che facilita il nostro lavoro. Tutti uniti, ecco perchè il merito, se non si beccano reti, è della retroguardia».

Dini a La Sicilia

Dini, ieri ospite della nostra redazione (potete guardare il video dell’intervista esclusiva sui nostri canali social) ha meriti di indubbio valore. E sa giocare con i piedi così come esige il copione del portiere moderno e così come piace a Toscano. A conferma di quanto sia stimato non solo dal pubblico ma anche dalla società, ieri è arrivata l’ufficialità del prolungamento del contratto fino a giugno 2027. Nella stagione dei rinnovi dopo Cicerelli ecco il portiere. Seguiranno altri, Jimenez per esempio.
Il vice presidente Vincenzo Grella ha spiegato tramite i canali ufficiali della società: «Abbiamo formalizzato l’intesa nei giorni scorsi, scegliendo di ufficializzarla dopo la gara con il Monopoli per rispettare la centralità del match. Andrea vive un momento di grande maturità professionale ed è uno dei tanti leader del gruppo plasmato dal tecnico Toscano».
Sulle strategie del club ancora Vincenzo Grella ha brevemente accennato la linea che sta seguendo il Catania: «La società è molto attenta alla valorizzazione dei meriti dei singoli e interviene prontamente, il futuro si crea nel presente».

Dini e i colori rossazzurri

Rientrato in sede dopo il giorno di riposo per riprendere gli allenamenti (ieri sera ha anche partecipato alla trasmissione “Corner”, in onda su Telecolor) Dini ha commentato sui canali ufficiali del Catania la sua riconferma, visto che il suo accordo era a scadenza. «Questi primi otto mesi di lavoro a Catania sono stati molto significativi, mi hanno permesso di capire che la società e il mister stanno costruendo una realtà molto importante e noi possiamo crescere ogni giorno, come squadra. Per un calciatore è fondamentale percepire queste sensazioni, soprattutto in una piazza così prestigiosa e quindi naturalmente esigente. Sono davvero felice di legare il mio futuro a questi colori e a questa città».

Tutti o quasi confermati

La particolarità della difesa, in questa stagione, sta nel fatto che sei dei sette giocatori del reparto - portieri compresi - sono stati confermati dopo il buon finale offerto nella stagione passata. I portieri Dini e Bethers, il laterale destro Ierardi, il sinistro Celli, il centrale Di Gennaro, il laterale sinistro Allegretto hanno costruito qualcosa di positivo facendo leva sull’intesa che adesso è stata rafforzata. Toscano, con l’avallo della società, ha inserito il jolly Pieraccini che aveva allenato a Cesena due stagioni fa schierandolo da titolare in barba alla sua giovane età.

Titolare fisso

Dini è titolare fisso, così come nelle prime due sfide le scelte sono ricadute su Ierardi, Di Gennaro e Celli. Ma contro il Monopoli l’infortunio di Celli (in queste ore lo staff medico sta valutando l’entità del malanno) ha portato in campo Pieraccini. Che ha cominciato a sinistra, poi quando nella retroguardia è entrato Allegretto, lo stesso ex Cesena si è spostato a destra al posto di Ierardi. E nel precampionato ha anche agito da difensore centrale. Insomma possono ruotare, i difensori del Catania. E se vogliamo dirla tutta anche Martic, che è stato schierato nel finale a centrocampo, potrebbe agire da difensore centrale. Lo ha fatto durante la sua carriera che ha vissuto stagioni di livello internazionale. La corsa alla maglia di titolare è un rebus. Meglio per Toscano. Meglio per il Catania.