20 dicembre 2025 - Aggiornato alle 13:11
×

Un Catania da incubo: così il Cosenza ha umiliato i rossazzuri (remissivi, imprecisi e a tratti imbarazzanti)

E ora il calendario fa paura: sabato comincia un vero e proprio tour de force

Giovanni Finocchiaro

14 Settembre 2025, 17:23

ct4_e96304

Un incubo. Altro che poker. Il Catania si è completamente smarrito, mostrando tutto il contrario di quanto fatto nelle prime tre giornate. La sconfitta pesante di Cosenza non è frutto di episodi sfortunati, ma di un atteggiamento remissivo, errori individuali e una tenuta di gioco insufficiente.

Caos tattico e difesa allo sbando: nessuna occupazione degli spazi, improvvisazione continua, fase difensiva disastrosa. Lo zero nella casella dei gol subiti è stato cancellato dai calabresi, abili ad approfittare di un Catania impreciso e confuso. Solo Lunetta, entrato nella ripresa, ha provato a dare vivacità, trovando anche la via del gol.

Partita e identità perse

Il Catania ha perso la testa: della partita, della classifica, dell’imbattibilità. Quando Florenzi ha iniziato a spingere sulla sinistra, tagliando il campo e dando solidità al Cosenza nella zona della trequarti, per i rossazzurri sono iniziati i problemi.

Il primo vero segnale d’allarme è arrivato dal tentativo di Langella sugli sviluppi di un calcio piazzato (traversa sfiorata). Poco dopo, la pressione dei padroni di casa si è concretizzata: gol di Ricciardi, con un’azione confusa in area — cross di Contigliano, primo tiro respinto, secondo sul palo, terzo a segno con conferma del VFN. Difesa completamente in tilt.

Attacco sterile e confusione tattica

Il Catania ha provato a reagire con una formazione molto offensiva: Cicerelli spesso sulla stessa linea di Forte, ma senza equilibrio e con poche idee. Da segnalare solo l’iniziale tentativo di Casasola e la punizione di Donnarumma, respinta dal portiere che si è superato anche su Cicerelli poco prima dell’1-0.

Ripresa da incubo

Nel secondo tempo, il tracollo si è consumato. A nulla è servito il momentaneo 2-1 firmato da Lunetta, entrato bene in partita. Dentro anche Martic e Stoppa, ma è ancora Florenzi — migliore in campo — a punire con un tiro dalla distanza non irresistibile, su cui Dini ha grandi responsabilità.

Mazzocchi ha poi sfiorato il tris dopo un errore clamoroso di Martic, stavolta salvato dal portiere. Ma il Catania era già mentalmente fuori dal match.

Un lampo, poi il buio

L’unica vera reazione rossazzurra è arrivata a metà ripresa con il gol di Lunetta su primo pallone toccato, ma è stato solo un fuoco di paglia. Poco dopo, Kouan ha approfittato di un’incertezza difensiva involandosi tutto solo verso Dini, battendolo per il 3-1.

Il Catania avrebbe potuto accorciare nuovamente le distanze, ma Forte, a botta sicura, ha colpito in pieno la traversa. Nel recupero è arrivato anche il poker di Langella, lasciato incredibilmente libero di concludere.

L’ultima emozione? Una traversa di Di Tacchio, a risultato già ampiamente compromesso.

Ora il calendario fa paura

Sabato comincia un vero e proprio tour de force: il Catania ospita il Sorrento, poi due trasferte insidiose contro Trapani (24 settembre) e Cerignola (28 settembre), che rischiano già di essere spartiacque della stagione.


Il tabellino

COSENZA - CATANIA 4-1

Cosenza (4-3-2-1): Vettorel 6,5; Cimino 6,5 (dal 22’ s.t. Cannavò 6), Dametto 6,5, Caporale 6,5, D’Orazio 6: Kouan 6, Langella 7, Contiliano 6,5 (dal 34’ s.t. Arioli s.v.); Ricciardi 7 (dal 34’ s.t. Begheldo s.v.), Florenzi 8; Mazzocchi 7,5. A disp. Pompei, Barone, Dalle Mura, Ragone, Achour, Rocco, Ferrara, Novello. All. Buscè 7.

Catania (3-4-2-1): Dini 4; Ierardi 4, Di Gennaro 4 (da 1’ s.t. Martic 4), Pieraccini 4; Casasola 4 (dal 37’ s.t. Raimo), Corbari 4, Jimenez 4 (dal 21’ s.t Di Tacchio 6), Donnarumma 4; D’Ausilio 4 (dal 1’ s.t. Stoppa 6), Cicerelli 4 (dal 21’ s.t. Lunetta 7); Forte 5. A disp. Bethers, Coco, Celli, Aloi, Allegretto, Raimo, Quiroz, Giardina. All. Toscano 4.

Arbitro: Luongo di Frattamaggiore 6.

Reti: Ricciardi al 36’ p.t.; Florenzi al 5’, Lunetta al 23’, Kouan al 32’, Langella al 48' s.t.

Note. Spettatori 500. Ammoniti  Casasola, Di Gennaro, Dametto, Cimino,  Cicerelli, Jimenez, Martic.  

Angoli 5-4. Rec 3' e 7'.