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Inchiesta Prisma, Agnelli, Nedved e Paratici "patteggiano": le condanne degli ex vertici della Juve

Il club multato di 156 mila euro, parti civili risarcite per un milione di euro

Redazione La Sicilia

22 Settembre 2025, 18:27

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Si è concluso con il patteggiamento degli ex vertici della Juventus il procedimento giudiziario sulle presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dei calciatori. Il giudice per l’udienza preliminare di Roma ha convalidato gli accordi già presi nei mesi scorsi, confermando le pene sospese per i principali imputati.

Tra le condanne sospese, un anno e otto mesi per l’ex presidente Andrea Agnelli, un anno e due mesi per il vice Pavel Nedved e un anno e sei mesi per l’ex dirigente Fabio Paratici. Undici mesi per altri due imputati. Le pene non comportano effetti civili né sanzioni accessorie.

«La decisione di accettare il patteggiamento, pur privo di riconoscimenti di responsabilità, è stata molto difficile» ha commentato Andrea Agnelli. Il gup ha disposto il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, anch’egli tra gli ex dirigenti bianconeri.

La società Juventus dovrà versare una multa di 156 mila euro mentre circa un terzo delle oltre 200 parti civili ha firmato accordi risarcitori per un totale di 1,08 milioni di euro. Le accuse, diversificate a seconda degli imputati, vanno dall’aggiotaggio all’ostacolo alla vigilanza fino a false fatturazioni.

L’inchiesta, conosciuta come "Prisma", è partita dai magistrati di Torino ma è arrivata a Roma dopo una decisione della Cassazione che ha stabilito la competenza della capitale. Il nodo giudiziario riguarda in particolare la diffusione pubblica di comunicati sul sito della Borsa, gestiti dal data server romano, e presunte plusvalenze “artificiali” e la simulazione della riduzione stipendi nel 2020, durante la pandemia di Covid-19.

Tra le operazioni sotto esame, gli scambi fra Juventus e altri club come Milan (Caldara-Bonucci per 21 milioni), Barcellona (Pjanic-Arthur per 43 milioni), Manchester City (Cancelo-Da Silva per 5 milioni), oltre a trattative con squadre italiane e straniere.

Sempre nel filone delle plusvalenze, è fissata per il 2 ottobre davanti al gup di Roma l’udienza per il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e altri dirigenti. Nel mirino gli acquisti di Kostas Manolas dalla Roma nel 2019 e di Victor Osimhen dal Lille nel 2020, con accuse di falso in bilancio relative agli anni 2019-2021.