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Calcio Catania, le ragioni dell’esonero di Camplone e quelle della virata su Lucarelli

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – Cinque sconfitte di fila, una serie di decisioni tattiche che hanno lasciato tutti sbigottiti, le dichiarazioni sul gruppo che hanno messo in pubblica piazza i problemi della squadra. E, soprattutto, l’assenza di un gioco che potesse proiettare il Catania nella zona alta della classifica. Tolte le partite con Avellino e Francavilla, Camplone ha mostrato ben poco del suo pur nutrito bagaglio di esperienza. Ed è sembrato sempre più spaesato.

Non si spiegano altrimenti le sostituzioni più di una volta effettuate prima della fine del primo tempo (contro il Picerno ha tolto Llama e Barisic a sei minuti dal riposo) o l’incapacità della squadra di aggredire gli spazi e rifornire gli attaccanti. O il gruppo non lo seguiva più, oppure Camplone non è stato capace di gestire le difficoltà, che sappiamo che ci sono, di uno spogliatoio che è andato in frantumi da tempo.

Nel pomeriggio la notizia dell’esonero dopo un incontro mattutino durante il quale il Catania ha cercato la via della rescissione. Per ora non se ne parla, intanto avanti un altro. In serata dovrebbe arrivare in sede Cristiano Lucarelli che già ieri pomeriggio aveva dato la sua disponibilità, rifiutando proposte di Serie B (Pescara) e l’ipotesi di un’altra panchina di C, quella del Catanzaro che ha virato su Grassadonia, dimostrando l’attaccamento al progetto del Catania che probabilmente considera un progetto ancora non portato a compimento.

L’allenamento del pomeriggio è stato diretto da Orazio Russo, domani la rifinitura tattica dovrebbe tenersi agli ordini di Lucarelli, a seguire le convocazioni per il confronto col Bisceglie.

La partita di mercoledì (20,45) rischia di disputarsi nel deserto. Già la curva Sud ha deciso di non entrare almeno per questo match. La Nord sta decidendo, intanto in mattinata ha pubblicato sui social una lettera durissima nella quale tra l’altro si legge: “Occorre che l’intera città si mobiliti con tutte le sue energie morali ed economiche per offrire una alternativa a Finaria senza attendere che il Catania fallisca”.

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