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Il caso

Basket, la Shark Trapani non vuole giocare contro squadra israeliana

Il patron Antonini ha annunciato di non volere giocare il match del 28 ottobre di Champions League con il Bnei Penlik Herzliya

30 Settembre 2025, 10:48

Basket, la Shark Trapani non vuole giocare contro squadra israeliana

Valerio Antonini

Una presa di posizione che comincia a fare discutere quella del presidente della Trapani Shark Valerio Antonini. Alla vigilia dell’esordio nel massimo campionato nazionale, previsto sabato 5 ottobre in trasferta a Trieste, il patron dello sport trapanese ha scosso il mondo del basket europeo annunciando l’intenzione di inoltrare una richiesta formale alla Basketball Champions League per evitare che la sua squadra scenda in campo contro il Bnei Penlik Herzliya, formazione israeliana inserita nello stesso girone dei siciliani. Il match è in calendario per il 28 ottobre.

Le parole del patron granata, diffuse atttraverso i suoi social, sono state molto forti: «Quanto sta accadendo in Israele – ha detto - è un genocidio senza precedenti». La pesante accusa è stata tradotta da Antonini nel gesto concreto del rifiuto di disputare la partita. E persino di stringere la mano agli avversari. Ha invocato con decisione il precedente delle squadre russe, escluse dalle competizioni internazionali dopo l’invasione dell’Ucraina, sostenendo che lo stesso principio dovrebbe essere applicato alle formazioni israeliane impegnate nei tornei internazionali, peraltro già oggetto di discussione da alcune settimane a livello europeo. Antonini ha annunciato che formalizzerà la sua posizione con un documento ufficiale da inviare alla BCL, chiedendo non solo l’annullamento della gara contro Herzliya, ma l’estromissione di tutte le squadre israeliane dai tornei internazionali. Una richiesta che, se accolta, comporterebbe una revisione profonda del calendario della competizione.

Fino ad oggi, FIBA Europe ha mantenuto una linea di neutralità rispetto al conflitto in Medio Oriente, evitando di prendere provvedimenti analoghi a quelli adottati nel 2022 contro le squadre russe. La mossa del vulcanico Antonini potrebbe dunque aprire un fronte diplomatico e sportivo delicatissimo, con ripercussioni che in realtà già da giorni si toccano con mano nel mondo del calcio. Nei giorni scorsi era circolata voce di un’imminente riunione dell’esecutivo Uefa per decidere l’esclusione delle squadre israeliane dalle competizioni calcistiche europee. Ma non ci sono state conferme.

Anzi, pare che la federazione israeliana abbia avuto rassicurazione che al momento la questione non è oggetto di decisioni da parte dell’Uefa, nemmeno in prospettiva tenuto conto dei Mondiali Usa 2026.