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Calcio Serie C

Di Tacchio, capitan equilibrio «Il Catania sta crescendo che duello con la Salernitana»

Settimana clou. «Il successo di Giugliano conferma la crescita del gruppo Inglese in Serie C è letale, ma tutti i nostri attaccanti sono per noi una garanzia»

Giovanni Finocchiaro

13 Ottobre 2025, 06:03

 Di Tacchio, capitan equilibrio «Il Catania sta crescendo che duello con la Salernitana»

Il capitano del Catania, Francesco Di Tacchio

Il capitano equilibrato. In campo mette ordine nelle due fasi di gioco. Fuori è il riferimento per un gruppo, quello del Catania, che cresce e si prepara alla sfida con la Salernitana senza stress. Al contrario: con la carica che serve per affrontare al meglio una sfida così importante. Francesco Di Tacchio ha parlato in esclusiva con il nostro giornale nel giorno libero puntualizzando alcuni concetti e lanciando un messaggio di coesione alla città.

Di Tacchio, il successo di Giugliano ha confermato la crescita.

«Sapevamo che era importante avere un approccio giusto su un campo difficile. Abbiamo dimostrato maturità nella gestione del match. Nella ripresa quando c’era da controllare non abbiamo concesso, palo a parte, spazio agli avversari. La gara è stata interpretata nella maniera giusta».

La città aspetta la sfida con la capolista che ha violato Monopoli.

«Domenica contro la Salernitana sarà una gara che potrà fare crescere il livello del Catania. Il campionato non si decide domenica, c’è tanta strada da percorrere, sarà un test per provare il nostro percorso».

Lei incrocerà una squadra in cui ha giocato nel recente passato.

«Di Salerno ho bellissimi ricordi, perché sono stato 4 anni al loro servizio. Abbiamo vinto il campionato di B, in Serie A abbiamo anche conquistato la salvezza. Ho vissuto momenti intensi, il presente è Catania cercherò di scrivere pagine storiche con al maglia rossazzurra».

Che effetto le ha fatto giocare in Serie A?

«È il sogno di ogni bambino, sono arrivato a vivere questa emozione a 30 anni, ho duellato con avversari top».

Chi l’ha impressionata?

«Ne cito uno per tutti: Dybala».

Che livello c’è nel girone meridionale della Serie C?

«Si gioca su campi difficili, ogni gara deve essere interpretata al massimo anche quando non si vince. Meglio il pareggio come quello ottenuto a Cerignola. In Puglia siamo stati bravi a strappare un punto pur non giocando al massimo».


La sua stagione prende quota.

«Dopo un infortunio in ritiro, sto guadagnando continuità. Ora sto bene grazie all’aiuto dei compagni. Riusciamo a darci una mano e questi sono valori che vengono prima della condizione fisica e di quella personale. Sono un giocatore che ha una struttura tale che più gioco più sale il rendimento».

Il centrocampo con vecchi e nuovi ruota continuamente.

«Stiamo crescendo con i nuovi che si integrano e i confermati che danno un grande apporto. Dalla settimana scorsa lavoriamo al completo tranne Martic. Infortuni e squalifiche ci hanno frenati. Adesso ci siamo tutti e come dice il mister, più frecce abbiamo meglio è».

Durante l’estate lei è stato dinanzi a un bivio: recuperare in un certo modo o seguire un altro percorso.

«Sono rientrato a Cosenza nella maniera più rapida e performante possibile il 14 settembre. Era una decisione importante, andavo incontro a una perdita di tempo ulteriore; ho scelto la strada più rapida».

Anche senza palla tra i piedi velocizza.

«Non potevo nè volevo stare lontano dal Catania e dal campo. Lavorando in un certo modo ne sarei uscito grazie al discorso che ho fatto con la società che ho sposato la decisione».

In copertina va Lunetta: sei gol e tante energie spese in campo.

«Lunetta è equilibrato, va in copertina, sì; è professionista e sta attraversando un momento positivo. Sono qualità che mette al servizio della squadra, non si risparmia ed è un lottatore. Tutto il gruppo lo ringrazia e lo supporta. E Gabriel sa che deve continuare a fare meglio».

Che partita sarà quella contro la Salernitana?

«Ritmi alti, un episodio può determinare la gara. Si potrà risolvere su una palla inattiva, un errore degli altri. Potrebbe essere indirizzata così. Bisognerà giocare con la testa anche se non è la finale per la Serie B. Lavoreremo sereni».

Inglese è l’avversario più importante al di là dello status di ex.

«Roberto in C sposta gli equilibri ed è un ragazzo che alla fine è stato sempre positivo con noi. Le qualità ci sono tutte, bisognerà fare attenzione, se gli lasci un metro può farci male».

Il Catania ha tutti i centravanti.

«Forte arriva sempre in porta, ha segnato. L’ho affrontato tante volte da avversario, lo sapevo e non è una novità, se sta bene è determinante. Non si accontenta mai, ha un atteggiamento propositivo così come Caturano e Rolfini, così come tutti i trequartisti, nessuno escluso: da Jimenez che è tornato a segnare, a D’Ausilio, da Lunetta a Stoppa».

Il pubblico sposterà gli equilibri.

«Sarà un valore aggiunto, ci dà una spinta maggiore, aspettiamo la gente allo stadio per vivere insieme una giornata importante».