coppa italia
L'Atalanta cala il poker al Genoa e si gioca la semifinale con la Juve
Nerazzurri straripanti Djimsiti, de Roon, Pasalic e Ahamnor a segno, ma i rossoblù sono rimasti in 10 alla fine del primo tempo
Atalanta approda ai quarti di finale di Coppa Italia travolgendo il Genoa 4-0 al Gewiss Stadium, con i rossoblù in inferiorità numerica già dal 36' per l'espulsione di Fini. Nel turno successivo ospiterà la Juventus, già qualificata. La gara si sblocca al 19': Djimsiti insacca su assist di Zalewski. Al 30' Maldini sfiora il raddoppio su punizione centrando il palo; al 33' un suo altro tentativo termina sul fondo. Nella ripresa, al 54', de Roon firma il 2-0 su servizio di Maldini. Da quel momento i nerazzurri gestiscono il ritmo e il possesso — circa due terzi — spegnendo ogni iniziativa dei ragazzi di De Rossi. All'82' Pasalic cala il tris, imbeccato da Scamacca. Da segnalare un tiro dalla distanza di Onana respinto dalla retroguardia bergamasca; replica dell'Atalanta con una conclusione di Scamacca neutralizzata da Siegrist all'86' e con un tentativo di Maldini all'88' che sorvola la traversa. Concessi tre minuti di recupero: al secondo Ahamnor firma il poker per il definitivo 4-0.
Dopo il netto 4-0 rifilato al Genoa, Marten De Roon ha espresso in conferenza stampa grande soddisfazione per l'approccio della squadra e il messaggio trasmesso dall'allenatore. “Palladino? Lo hanno già detto gli altri: il mister ha riportato entusiasmo, la voglia di giocare sempre per vincere, di andare in pressione forte. Ritengo fondamentale che l'allenatore dia questo segnale: continuare a giocare così”. Il centrocampista dell'Atalanta ha poi sottolineato l'efficacia del pressing e il contributo degli attaccanti: “Rubiamo molti più palloni, gli attaccanti pressano bene, Scamacca ha cercato di mettere pressione anche al portiere: sono segnali importanti. Vogliamo continuare a spingere, senza mollare. All'intervallo il mister ci ha detto di non calare e ho visto che anche chi è entrato ha spinto per fare bene. Con cinque partite puoi alzare la Coppa: ci teniamo ad arrivare fino in fondo”.
Dopo il pesante 0-4 incassato a Bergamo, il tecnico del Genoa, Daniele De Rossi, ha analizzato la prova dei suoi. “Mi era piaciuto come eravamo partiti, con la palla potevamo fare meglio, ma ho visto una squadra che rispondeva, non mi stava dispiacendo. Abbiamo preso gol, già prima dell'espulsione stavamo rischiando. Poi siamo rimasti in dieci: contro una squadra così forte diventa una condanna”, ha osservato l'allenatore. De Rossi ha quindi speso parole di incoraggiamento per Fini: “Spendo due parole per Fini, fin lì è stato il migliore dei nostri, l'ho detto davanti a tutti. Era abbastanza abbattuto, ma fa parte del suo lavoro: è stato il più vivo, mi ha dato comunque una risposta”. Sui nerazzurri, il giudizio è netto: “È una squadra che può giocare tranquillamente una gara di Champions League: non tutte le formazioni che sono davanti all'Atalanta possono vantare quegli attaccanti che hanno”. Capitolo retroguardia e assetto: “C'è da mettere mano un po' ovunque, ma io di mercato non parlo. Oggi abbiamo sperimentato un'altra cosa: Norton-Cuffy lo abbiamo provato come braccetto. La difesa va un po' registrata, soprattutto se vogliamo essere più aggressivi, sennò concederemo tante occasioni a tu per tu col portiere”. Infine, l'invito a non smarrire fiducia: “Parliamo degli aspetti positivi. Non valuto negativamente le prestazioni degli altri, ma di quelli su cui posso contare. Andiamo avanti, siamo positivi: dopo il 4-0 non vengo qui a dirvi che sono felice, ma non dobbiamo abbassare assolutamente il livello di entusiasmo. Abbiamo ringraziato i tifosi perché sono venuti qui alle 15.00, dobbiamo essere alla loro altezza. Non mi piace perdere, ma sappiamo quali sono le nostre priorità”.