Calcio, Serie D
Perinetti accusa: "Certe decisioni in Serie D sono difficili da spiegare"
Il dg dell'Athletic Palermo protesta dopo l'operato dell'arbitro durante l'ultimo confronto con la Vibonese Ecco le sue parole durissime
Perinetti, ex ds del Palermo e oggi all'Athletic in serie D
“Se dopo 50 anni di calcio io non sono in grado di spiegare ai miei giocatori cosa succede, forse è meglio che non stia qua. Mi sento fuori tempo”. Non si tratta di dimissioni, ma è una provocazione che ha destato le attenzioni che Giorgio Perinetti sperava arrivassero.
Quella raccolta non è una voce qualunque, ma quella di Perinetti, ovvero uno dei dirigenti italiani più noti nel mondo del calcio; dall’inizio della stagione è il direttore generale dell’Athletic Palermo, matricola in Serie D e nonostante questo status, in lotta nelle prime posizioni. La sua scelta di tornare in una città che ha amato e che ha contribuito a rilanciare (Perinetti è stato ds del Palermo durante l’era Sensi con tanto di promozione in B e durante la gestione Zamparini con il salto in Serie A).
Dopo 15 giornate l’Athletic si trova a -4 dalla capolista Igea Virtus. Un bilancio soddisfacente se si “legge” in superficie. Ma Perinetti, dopo il pareggio casalingo con la Vibonese, maturato nei minuti di recupero grazie al 2-2 degli ospiti, ha voluto lanciare un monito che riguarda l’operato degli arbitri.
“Questa situazione è difficile da spiegare ai miei giocatori, ci riteniamo troppo spesso sperequati rispetto. Non riesco a spiegare il perché di tanta avversione e cattiva gestione delle gare che paghiamo sempre noi, con una serie infinita di espulsioni. Due minuti dopo la fine della partita, si è trovato anche il modo di cacciare via un nostro atleta, Maurino, per proteste, senza tenere conto quanto era successo prima e un risultato beffardo”.
Dunque alla fine la frase che scuote l’ambiente della Serie D: “Se dopo 50 anni di calcio io non sono in grado di spiegare ai miei giocatori cosa succede, forse è meglio che non stia qua”.