Calcio Serie C
Tempesta disciplinare al Siracusa: Turati fermo due giornate, club multato 2.500 euro
Il tecnico e il vice Spinelli fermati due giornate per proteste e gesti contro la quaterna arbitrale, preparatore multato, Bonacchi e il capitano Candiano fuori
Marco Turati dopo la squalifica, salito in tribuna (Foto Simona Amato)
Pesante giornata sul fronte disciplinare per il Siracusa, colpito da una serie di provvedimenti della giustizia sportiva dopo gli episodi avvenuti in occasione del match con il Foggia terminato 2-2.
Il provvedimento più rilevante riguarda l’allenatore Marco Turati, fermato per due giornate. Al tecnico viene contestato "l’abbandono dell’area tecnica, linguaggio irriguardoso verso l’arbitro durante la revisione e ulteriori proteste dopo l’espulsione, culminate con il lancio della card a terra e un calcio alla copertura del tunnel d’ingresso".
Stessa durata della squalifica (due turni) anche per il vice allenatore Fernando Spinelli: a suo carico le proteste successive al gol di Ba e l’ingresso sul terreno di gioco, che avrebbe creato “un clima di confusione”. Per questo motivo sarà Carmine Giordano ad assumere la guida tecnica della prima squadra nelle ultime due gare del girone d’andata (trasferta contro la Cavese e poi Trapani al "De Simone").
Il preparatore atletico Rinaldo Longhi è stato sanzionato con uno stop di una giornata e una multa di 500 euro “per avere, al 48’ del secondo tempo, tenuto una condotta irriguardosa ed ingiuriosa nei confronti della quaterna arbitrale, proferendo frasi offensive”.
Sul fronte dei calciatori, Christian Bonacchi è stato fermato per un turno dopo un fallo da ultimo uomo al 16’ del primo tempo che ha negato una chiara occasione da rete: saltando dunque la sfida di Cava de’ Tirreni. Anche il capitano Maiko Candiano, già in diffida, non sarà della partita: l’ammonizione subita ha determinato la sua assenza.
A chiudere il quadro disciplinare è la multa inflitta al club: 2.500 euro per tre capi d’accusa contestati dalla Procura sportiva — cori offensivi verso le istituzioni calcistiche durante il minuto di silenzio, il lancio di una bottiglietta in campo e insulti reiterati alla quaterna arbitrale nell’arco della gara.