CALCIO
Dai fischi agli applausi: la Juve si sveglia nella ripresa, batte il Pafos e rilancia la corsa in Champions
Il 2-0 contro il Pafos firmato da McKennie e David nel giro di sei minuti permette di salire a quota 9 in classifica
Dai fischi del primo tempo agli applausi al 90', la Juve di Spalletti resta sull'ottovolante ma fa un triplo passo enorme verso la qualificazione ai play-off in Champions League. Il 2-0 contro il Pafos firmato da McKennie e David nel giro di sei minuti permette di salire a quota 9, esattamente a metà strada tra il sogno quasi impossibile di entrare nelle magnifiche 8 che andranno agli ottavi senza spareggi e l'incubo eliminazione.
Spalletti lancia Zhegrova dal primo minuto e lo piazza sulla trequarti insieme a Yildiz a supporto di David. La sorpresa a centrocampo è Miretti a far coppia con capitan Locatelli, sulle corsie laterali giocano McKennie e Cambiaso e in difesa le scelte sono obbligate: Bremer e Rugani si rivedono in panchina, in campo vengono confermati Kalulu, Kelly e Koopmeiners davanti a Di Gregorio.
Sugli spalti ci sono anche tre eroi della Coppa Intercontinentale del 1985 come Tacconi, Bonini e Brio, a bordocampo ad assistere al riscaldamento c'è un sorridente Vlahovic in stampelle. Carcedo schiera il suo Pafos con la retroguardia a tre, dove il veterano David Luiz guida Luckassen e Goldar. In attacco ci sono Dragomir e Correia alle spalle di Anderson, sono gli uomini che più temeva Spalletti.
Il primo squillo dei ciprioti arriva già dopo cinque minuti, con Anderson che gira di tacco e scheggia il palo esterno. Di Gregorio salva sul rimpallo Kelly-Cambiaso, poi la Juve prova a scuotersi con il solito Yildiz che all'8' tenta il destro a giro ma trova la respinta di Michael. I ritmi sono alti, due minuti più tardi Koopmeiners si ritrova tutto solo sulla battuta di un corner e schiaccia troppo il suo colpo di testa.
La spinta dei bianconeri, però, si spegne presto e il Pafos inizia a prendere coraggio, riuscendo anche a creare le occasioni migliori: al 32', infatti, Anderson colpisce il palo e sul proseguimento dell'azione centra in pieno McKennie. Lo Stadium mugugna, per rivedere la Juve bisogna aspettare la fine del primo tempo, con David che si divora il gol da pochi passi.
La squadra di Spalletti rientra negli spogliatoi sommersa dai fischi, per la ripresa il tecnico lancia Conceicao al posto di Zhegrova e passa al 4-2-3-1, con Koopmeiners avanzato in mediana al fianco di Locatelli e Miretti sulla linea di trequarti. L'olandese si rende subito pericoloso nella nuova posizione, andando al tiro da fuori area e costringendo Michael a distendersi sulla sua destra, bravo anche a chiudere lo specchio a Conceicao poco dopo.
Spalletti rende la sua Juve ancora più offensiva con il cambio Openda-Locatelli, Carcedo risponde richiamando Anderson per lanciare Quina. Il gol del vantaggio, però, arriva dall'uomo che non ti aspetti: Cambiaso vede lo spazio per far infilare McKennie, l'americano realizza con un destro potente e preciso sotto la traversa.
Il Pafos si sbilancia in avanti per cercare il pareggio e lascia praterie, Yildiz parte in contropiede e serve a David un pallone soltanto da spingere dentro per il 2-0. Ora il capitolo Champions viene archiviato, per l'ultimo scatto qualificazione servirà aspettare il 2026: a fine gennaio ci saranno il Benfica allo Stadium e il Monaco in trasferta per chiudere la pratica.