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Tether e l'offerta choc da 1,1 miliardi per comprare la Juventus. Ma Exor chiude: «Il club non è in vendita»

Offerta vincolante e la promessa di un ulteriore miliardo per rafforzare la Juventus e scadenza al 22 dicembre

Redazione La Sicilia

12 Dicembre 2025, 21:50

Tether e l'offerta choc da 1,1 miliardi per comprare la Juventus. Ma Exor chiude: «Il club non è in vendita»

Tether Investments, interamente controllata da Tether Holdings, ha presentato al consiglio di amministrazione di Exor un’offerta vincolante e non sollecitata per acquisire l’intera partecipazione detenuta nella Juventus, pari al 65,4% del capitale secondo i dati pubblicati sul sito della società.

L’iniziativa è stata trasmessa tramite un’e-mail inviata da un indirizzo di posta elettronica certificata e confermata da un post su X dell’amministratore delegato Paolo Ardoino. Tether detiene già il 11,527% del club bianconero.

La proposta prevede un corrispettivo interamente in contanti di 2,66 euro per azione, per una valorizzazione del 100% della società sportiva prossima a 1,1 miliardi di euro. In caso di esito positivo, Tether si impegna a mettere a disposizione della Juventus risorse per circa 1 miliardo «per rafforzare la prima squadra e sostenere lo sviluppo e la crescita della società».

L’offerta decadrà automaticamente se Exor non comunicherà l’accettazione per iscritto entro le ore 18 del 22 dicembre. La holding della famiglia Agnelli, guidata da John Elkann, aveva peraltro smentito nella stessa giornata indiscrezioni su una possibile cessione di una quota del club, chiarimento riferito a un’ipotetica apertura del capitale al principe saudita Mohammed bin Salman.

Qualora Exor accordasse il via libera, Tether prevede «la successiva negoziazione e stipula di un accordo definitivo di compravendita a condizioni che siano ritenute accettabili sia per Tether, sia per Exor. Il closing sarà soggetto alle autorizzazioni delle autorità competenti ai sensi delle applicabili disposizioni di legge».

La società sottolinea di disporre di una struttura patrimoniale solida e di voler finanziare l’operazione con mezzi propri, senza condizioni sospensive legate al reperimento dei fondi. L’offerta è stata inoltrata anche al cda della Juventus «per opportuna informazione e in uno spirito di trasparenza e correttezza».

«Per me, la Juventus ha sempre fatto parte della mia vita: sono cresciuto con questa squadra. Da ragazzo, ho imparato cosa significassero impegno, resilienza e responsabilità, guardando la Juventus affrontare con dignità successi e avversità. Queste lezioni mi sono rimaste impresse a lungo dopo il fischio finale», ha dichiarato Paolo Ardoino, ceo di Tether, commentando la mossa sul club torinese.

«Il nostro interesse per la Juventus nasce da profonda ammirazione e rispetto. La Juventus è un simbolo di eccellenza italiana con una presenza davvero globale, costruita nel corso delle generazioni attraverso il duro lavoro, l’ambizione e la lealtà incrollabile dei suoi tifosi. Questi valori rispecchiano il modo in cui abbiamo costruito Tether, con pazienza, indipendenza e un’attenzione alla resilienza a lungo termine».

«Tether gode di una solida solidità finanziaria e intende supportare la Juventus con un capitale stabile e un orizzonte temporale a lungo termine. Il nostro obiettivo è contribuire positivamente al futuro del club, sostenere le prestazioni sportive ai massimi livelli e aiutare la Juventus a continuare a crescere in modo sostenibile in un panorama sportivo e mediatico globale in rapida evoluzione».

«Questa proposta è fatta con umiltà e profondo senso di responsabilità nei confronti del club, dei suoi tifosi e della sua tradizione. Crediamo che la storia della Juventus sia ancora tutta da scrivere e che i suoi prossimi capitoli possano essere definiti da forza, continuità e ambizione».

Fonti vicine a Exor, interpellate in serata, hanno tuttavia precisato: «Exor non intende vendere la propria partecipazione in Juventus né a Tether né ad altri soggetti. La Juventus non è in vendita».