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Serie C

Il Catania non ci sta: "Penalizzati dalle decisioni, adesso basta"

Il 2-1 di Rolfini era regolare, ma l'arbitro nonostante il FVS non convalida. E Toscano sbotta: leggete le sue parole

Giovanni Finocchiaro

14 Dicembre 2025, 21:34

L'allenatore del Catania calcio Toscano

L'allenatore del Catania, Domenico Toscano, in conferenza stampa (Foto Galtieri)

Ma a cosa serve il Fvs? Ce lo chiediamo da tempo, più che mai dopo aver assistito a 117 minuti di gioco e dopo il gol di Rolfini, regolarissimo. Al termine di Potenza-Catania, gara che dovrebbe essere presa come “campione” da analizzare per gli arbitri della C e per i designatori e per chi ha introdotto regole e macchinari da tornei aziendali, la domanda torna attuale ed è da riproporre con rabbia.
GOL REGOLARE. La marcatura di “Rolfo” c’era, l’arbitro uscendo dal campo e assediato dai giocatori del Catania ha ammesso che non c’erano video nitidi e che il dubbio gli sarebbe rimasto. Ma allora perché ha deciso in quel modo? In base a cosa? Ha tirato a sorte? Ovviamente il percorso dei rossazzurri rallenta e destano perplessità tutti gli episodi maturati nel girone d’andata.
I DEMERITI CI SONO. Il Catania rallenta anche per demeriti propri, per carità, ma ci sono poi episodi che indirizzano la gara, innervosiscono, determinano. Se analizziamo una gara giocata per 100 minuti in superiorità numerica, allora c’è da chiedersi perché la squadra è mancata in fase realizzativa. Perché nel momento di manovrare non è stata così celere per vie centrali (con Jimenez ha tentato) anche se dalle fasce i cross di Casasola e di Donnarumma quando è entrato non sono mancati. Serviva più cattiveria, più determinazione, serviva un portiere diverso da quello dei padroni di casa che ha salvato in almeno tre o quattro occasioni il risultato.

NON PERDERE LA CALMA. Certo che un pareggio così fa rabbia perché il Catania non ha giocato da capolista e – scusate il gioco di parole – lo status di prima della classe ha forse pesato anche involontariamente su alcune decisioni. Non si fa vittimismo, ma di fronte a episodi come il gol di Rolfini, di fronte all’espulsione di Bruschi per la quale è stato necessario il FVS (l’arbitro aveva prima estratto il giallo) nonostante Di Gennaro sanguinasse vistosamente, infatti poi è stato fasciato al capo due volte vista la ferita, c’è da chiedersi se il Catania primo e in fuga sia una situazione scomoda.
OCCASIONE PERDUTA. In ogni caso quella di ieri è un’occasione perduta, perché è anche vero che se sei più forte di un avversario devi in ogni caso vincerla. Se hai valori diversi trovi anche il modo di forzare il lucchetto che il Potenza ha piazzato sulla propria trequarti difendendo con tutti gli effettivi. Le ripartenze veloci hanno anche rischiato, in un paio di occasioni, di colpire il Catania. Ma Dini è stato attento, la fase di non possesso ha fatto buona guardia. Solo il gol avversario, sempre di Bruschi, ha rivelato un liscio di Celli che ha mancato la palla di testa permettendo alla punta potentina di pareggiare. Il Catania ha tentato di tutto con Jimenez in avvio, poi con Lunetta (maledetta acrobazia, forse era il caso di tenere più bassa a palla), Donnarumma, Corbari Rolfini, Nulla da fare, Cucchietti è stato il migliore in campo.
CATURANO? NO, FORTE. E quando tutti aspettavano Caturano – che è entrato nella ripresa ma s’è visto veramente poco – il Catania una conferma in avanti c’è l’ha da tempo. E non solo perché Forte, con grande visione e tempismo, ha realizzato di testa il suo settimo gol stagionale, ma perché è un ragazzo che corre, si spende, lotta prende le botte e le dà con il giusto spirito agonistico. Caturano no. Lo aspettiamo sempre e comunque, speriamo che contro l’Atalanta, domenica, dia segni della sua presenza. Ma siamo quasi alla fine del girone d’andata e il principe del gol in C meridionale è rimasto ancora a secco.
RITORNO AL MASSIMINO. Domenica tra rabbia e voglia di riscatto si gioca Catania-Atalanta U23. Aspettiamo reazioni e una condotta arbitrale meno distratta. Ma forse distratta non è il termine esatto.

TOSCANO DURISSIMO. "Non vorrei che il Catania primo dia fastidio a qualcuno" le parole del tecnico Toscano a fine gara. L'allenatore rossazzurro ha continuato: "Le decisioni degli arbitri devono essere oggettive, a Potenza sono state soggettive". 

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