Inter, asse Londra-Milano: Dumfries operato alla caviglia. Il piano per sostituirlo e perché Norton-Cuffy è il profilo giusto
Un infortunio che cambia il mercato: l’Inter perde l’olandese per almeno due-tre mesi e valuta la mossa immediata. Il giovane del Genoa è la prima idea, ma la concorrenza aumenta
Mentre a Milano si ragionava su rotazioni e compatibilità tattiche, a migliaia di chilometri di distanza a Londra Denzel Dumfries finiva sotto i ferri per “stabilizzare” la caviglia sinistra: due parole cliniche che però, nel calcio, significano calendario stravolto, gerarchie da ridisegnare, scelte di mercato anticipate. Lo stop stimato è di almeno due-tre mesi, con rientro non prima di marzo: un’assenza che costringe i nerazzurri a riaprire il dossier esterno destro già a gennaio. E qui il nome in evidenza è quello di Brooke Norton-Cuffy, 2004 del Genoa, esploso negli ultimi dodici mesi e oggi obiettivo concreto dei top club di Serie A.
Cosa è successo e perché conta adesso
L’Inter ha ufficializzato nel tardo pomeriggio di martedì 16 dicembre 2025 l’intervento di “stabilizzazione della caviglia sinistra” per Dumfries, eseguito alla Fortius Clinic di Londra; seguirà ora un percorso riabilitativo “nelle prossime settimane”. È la formula usata dai comunicati quando la prudenza medica consiglia di non imprimere date a fuoco, ma la forbice realistica – confermata da più fonti – è quella di 8-12 settimane. Tradotto: l’olandese salterà tutta la Supercoppa, l’avvio del 2026 e una fetta decisiva di stagione.
Non è un fulmine a ciel sereno: il problema nasce il 9 novembre 2025 contro la Lazio e non risponde alle terapie conservative. La scelta chirurgica arriva dopo un mese di tentativi: un passaggio che spesso abbrevia le incertezze, ma allunga i tempi nell’immediato. Secondo le analisi di emittenti e quotidiani italiani, lo stop sarà tra 2 e 3 mesi con un possibile rientro tra fine febbraio e metà marzo, scenario coerente anche con la stima “almeno tre mesi” riportata da autorevoli testate.
Il domino a destra: cosa può fare Chivu adesso
Senza Dumfries, la squadra di Cristian Chivu si ritrova con soluzioni “adattate” o altalenanti: il brasiliano Luis Henrique non ha ancora inciso come ci si aspettava, mentre Carlos Augusto offre affidabilità ma nasce a sinistra e, quando ruota a destra, non dà la stessa spinta verticale. Non è un caso che, già prima del bollettino da Londra, l’Inter avesse ripreso a monitorare il mercato in quella zona di campo. Tra le piste vagliate, oltre a un profilo più “di sistema” come Moris Valincic (Dinamo Zagabria), resta in pole l’idea di un esterno completo, giovane e con margini: il genoano Norton-Cuffy.
In sostanza: l’Inter ha davanti tre strade: tenere duro fino al rientro di Dumfries stringendo con risorse interne; prendere un profilo “ponte” in prestito fino a giugno; anticipare a gennaio un investimento già pensato per l’estate, a patto che costi e formule siano compatibili. Le prime ricognizioni della dirigenza indicano che la terza ipotesi è la più discussa in viale della Liberazione, ma dipende dalle richieste dei rossoblù e dalla competizione sul giocatore.
Norton-Cuffy, perché l’Inter lo considera la prima scelta
Nato a Londra il 12 gennaio 2004, cresciuto tra Chelsea e Arsenal, Brooke Norton-Cuffy si è formato in un contesto tecnico di alto livello prima di assaggiare il calcio vero con una trafila di prestiti in League One e Championship. L’estate 2024 è la svolta: cessione a titolo definitivo al Genoa con un’operazione chiara nei numeri – circa 2 milioni fissi più 2 di bonus e percentuale sulla futura rivendita – e un contratto lungo. L’Arsenal ha annunciato ufficialmente la cessione, dettaglio poi confermato da più ricostruzioni di mercato.
Dopo un primo impatto incoraggiante, nel 2025/26 si è trasformato in un titolare quasi inamovibile: progressione devastante, atletismo sopra media, letture difensive in crescita. Perfino The Guardian gli ha dedicato un ritratto in autunno, con lo stesso giocatore a sottolineare il salto di qualità compiuto in Serie A.
Il Norton-Cuffy ha strappi potenti, piede per cross tesi dentro l’area e margini tecnici ancora “allenabili”. È un 2004: significa futuro ma anche sostenibilità economica, se l’operazione si costruisce con la formula giusta. Non sorprende quindi che Gazzetta lo indichi da settimane come osservato speciale dei nerazzurri e candidato a priorità in caso di spazio libero sull’out destro.
Valutazioni e concorrenza: quanto costa oggi
Qui sta il cuore del dossier. Nel 2024 il Genoa investe cifre “leggere” per un profilo con upside. Dodici-sette mesi dopo, la curva è salita: tra sondaggi e prime offerte rifiutate, la forchetta percepita va dai 15 ai 20+ milioni a seconda delle fonti e delle condizioni (bonus, percentuali, tempi). La Gazzetta scrive di una proposta di circa 12 milioni respinta dai liguri; altre testate parlano di richieste sui 15 milioni, mentre le stime più ambiziose superano i 20 milioni alla luce dei sondaggi multipli. In ogni caso, il messaggio è chiaro: il Genoa oggi non svende e che sia gennaio o giugno, la trattativa andrà impostata con attenzione.
La concorrenza? Non solo Inter. Si sono mossi o informati Napoli e Juventus; più in generale, a gennaio i rossoblù dovranno “resistere” per rimandare ogni decisione alla prossima estate, obiettivo dichiarato nell’area tecnica rossoblù. Un contesto che spinge i nerazzurri a valutare un’accelerazione, ma senza farsi trascinare in un’asta dannosa.
Il ruolo di Luis Henrique e la finestra di gennaio
Il rendimento di Luis Henrique fin qui non ha convinto del tutto. La strategia che trapela è lineare: se dovesse emergere l’opportunità di un prestito in uscita per rilanciarlo, si libererebbe lo slot per agire su Norton-Cuffy. In caso contrario, l’Inter potrebbe comunque tentare un’operazione “creativa” (prestito con obbligo/diritto condizionato) per anticipare la concorrenza senza appesantire il bilancio del semestre.
Da non sottovalutare, sul piano squisitamente sportivo, la possibilità di inserire da subito un esterno con minuti e ritmo in Serie A, riducendo i tempi di adattamento al sistema di Chivu in vista della primavera. Questo è uno dei vantaggi competitivi del profilo-Norton-Cuffy rispetto a piste estere più “fredde”.
Le alternative sul taccuino
Gli scouting report dell’Inter non si esauriscono in un solo nome. La linea di destra resta la priorità e nelle ultime ore sono tornati rimbalzi su Moris Valincic della Dinamo Zagabria, profilo più “ibrido” e in crescita, monitorato da Sky; non si escludono poi soluzioni-ponte, qualora i parametri economici su Norton-Cuffy si facessero troppo ripidi a gennaio. Ma l’orientamento – ribadito – è puntare su un giovane con prospettiva e margine di plusvalenza, coerente con il percorso di ringiovanimento avviato da mesi.
Il futuro dell’olandese oltre l’infortunio
Tra le righe delle ultime cronache c’è un altro elemento non secondario: Dumfries ha recentemente cambiato procuratore, ulteriore segnale di un’estate potenzialmente vivace. Operazione o no, è possibile che il suo nome resti caldo in chiave Premier League una volta ritrovata la condizione. L’Inter, nel frattempo, pianifica un ventaglio di scenari che vanno dal rinnovo alla monetizzazione a fine stagione, tenendo però la barra dritta sull’obiettivo immediato: non perdere ground competitivo nei mesi senza il suo titolare.