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Il caso

Basket, tutta la serie A contro Trapani: «Il presidente della Lega lavora per tutti». E Shark replica: «Non vi permettete»

Una nota congiunta «per prendere le distanze» dalle accuse rivolte ieri dal club trapanese a Gherardini. La controreplica: «Non è compito vostro difendere un dipendente ben remunerato della Lega»

Redazione Trapani

19 Dicembre 2025, 18:00

18:01

Basket, tutta la serie A risponde a Trapani: «Il presidente della Lega lavora per tutti». E Shark replica: «Non vi permettete»

È bufera per il Trapani Shark basket: quindici società della serie A - ovvero tutte, tranne lo stesso Trapani - hanno diffuso una nota congiunta «per prendere le distanze in maniera chiara ed inequivocabile» dalle dichiarazioni pubblicate ieri dal club trapanese rispetto alle accuse rivolte al presidente della Lega basket serie A, Maurizio Gherardini, «che sta guidando la nostra associazione con impegno, professionalità, dedizione e soprattutto con assoluto rispetto ed equidistanza delle parti nell’unico interesse del movimento cestistico italiano». E la società siciliana ha poi risposto per le rime parlando di «comportamento inusuale» e definendo Gherardini «un dipendente della Lega». E intimando ai club di non permettersi di giudicare.

I club firmatari sono Virtus Bologna, Brescia, Olimpia Milano, Aquila Trento, Trieste 2004, Reggiana, Reyer Venezia, Derthona, Polisportiva Dinamo, Universo Treviso, Varese, Vanoli, Napoli, Udinese e Cantù sottolineano che «l'elezione, a larghissima maggioranza, di una figura dell’esperienza internazionale e della storia di Gherardini rappresenta per Lba un segnale di condivisione e di unità in un momento storico cruciale per il futuro della pallacanestro italiana ma non solo ed è per questo che la sua azione è sostenuta con vigore e convinzione dalle sopracitate società».

«Auspichiamo pertanto - prosegue la dichiarazione dei club - che non si ripetano episodi che non rispecchiano lo spirito associativo e la mission di Lba nella ricerca di proposte e iniziative volte allo sviluppo della pallacanestro professionistica. Riteniamo inoltre fuori luogo le allusioni ad una possibile sospensione del campionato di Serie A per ragioni legate ad interessi singoli: ci preme ricordare che il massimo campionato rappresenta milioni di appassionati che si riconoscono nei valori e nell’impegno dei club i quali, nel pieno rispetto delle regole, garantiscono il regolare svolgimento delle attività agonistiche confrontandosi unicamente sul campo con rispetto e lealtà».

Trapani aveva espresso delusione per l’incontro di ieri tra Gherardini e il presidente della Fip, Gianni Petrucci in cui era stata esaminata la situazione della squadra siciliana, quarta nella classifica di serie A, ma penalizzata di cinque punti per inadempienze economiche e multata di 50.000 euro per non aver avuto a referto 12 giocatori professionisti nell’ultima gara di campionato. Trapani lamentava «l'assenza di risposte concrete e risolutive alle questioni poste, in particolare riguardo al tema del tesseramento e alla revoca delle sanzioni irrogate». Quanto a Gherardini, secondo Trapani la sua nomina ha «contribuito a creare condizioni sfavorevoli per il club, unico a non votare a suo favore come presidente della Lega».

La controreplica da Trapani

Intanto arriva la controreplica di Shark Trapani, che giudica la lettera dei 15 club «del tutto inusuale e non conforme alle prassi consolidate nel mondo sportivo professionistico, dove le critiche o le considerazioni legittime su ruoli istituzionali non richiedono interventi collettivi di difesa da parte di terzi. La Società stigmatizza fermamente che non rientra nei compiti delle altre società difendere il presidente della Lega, il quale, in qualità di dipendente ben remunerato e figura istituzionale, potrebbe tranquillamente rispondere direttamente se ne sentisse la necessità, senza l’esigenza di un coro di sostegno che appare sproporzionato e fuori luogo. La Trapani Shark ribadisce fortemente quanto sostenuto nel proprio comunicato del 18 dicembre 2025, ovvero che le considerazioni espresse non rappresentano insulti personali, bensì valutazioni legittime e motivate sulla gestione della Lega e sui ruoli istituzionali, basate su fatti oggettivi e sul diritto di esprimere opinioni critiche in un contesto democratico. Nessuno, incluse le altre società, si deve permettere di sindacare o censurare tali considerazioni, che rientrano nel pieno esercizio della libertà di espressione e nel dibattito costruttivo all’interno del movimento sportivo. A titolo esemplificativo, si richiamano situazioni analoghe nel calcio italiano, dove critiche ben più aspre non hanno mai portato a comunicati collettivi di sostegno. Si pensi alle dichiarazioni di un Presidente di Serie A di Calcio nei confronti dell’ex Presidente della Lega Serie A Beretta definito a suo tempo “incapace guidato al guinzaglio di ….” con richieste di dimissioni immediate, o alle accuse mosse contro il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, rimproverato di “non aver fatto nulla in 3 anni e mezzo” e di non conoscere i problemi del calcio moderno. In nessuno di questi casi – nonostante la durezza delle affermazioni e le multe irrogate dalla FIGC – le altre società consociate si sono permesse di emettere comunicati congiunti in difesa dei presidenti criticati, rispettando il principio che le controversie istituzionali vadano gestite direttamente dalle parti coinvolte o nelle sedi competenti, senza interventi collettivi che potrebbero alterare l’equilibrio e l’imparzialità del dibattito».

La Trapani Shark invita le altre società a concentrarsi sulle questioni sostanziali che affliggono il campionato, come la tutela dell’equilibrio competitivo e la risoluzione delle controversie normative, anziché su iniziative che appaiono divisive e non produttive. La Società si riserva ogni ulteriore azione a tutela dei propri diritti e interessi, inclusa la prosecuzione delle istanze giudiziali già avviate e di quelle in via di preparazione, pur confermando il proprio impegno per riaprire un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte nel rispetto dei diritti anche della nostra società.