Serie D
Acireale, un punto in tre gare: è bagarre playout
La squadra granata non va oltre il pari con la Vibonese: nemmeno il terzo cambio di allenatore risolve i problemi
ACIREALE 2 — VIBONESE 2
Acireale (3-5-2): Negri 6; Demoleon 6.5, Tourè 7, Vitale 6; Di Stefano 6, Cozza 6.5, Iuliano 6.5, Puglisi 6 (16'pt Rapisarda 6, 1'st Lo Faso 6.5), Semenzin 6.5; Gagliardi 7 (40'st Rechichi sv), Falou 6. A disp. Di Franco, Issa, Floridia, Gallo, Hebeck, Chtaznikolau. All. Morelli 6.
Vibonese (4-3-3): Del Bello 6; Keita 6.5, Dicorato 6, Caiazza 6, Loza 6; Di Gilio 6, Bonotto 6, Montenet 6; Balla 6.5, Carnevale 6.5 (16'st Bucolo 6), Sasanelli 7. A disp. Marano, Ferilli, De Salvo, Fiumara, Fragalà, Santoro, Dick, Galita. All. Esposito 6.
Arbitro: Valentini di Bari 7.
Reti: 12'pt Sasanelli, 15'pt Keita, 4'st Gagliardi, 22'st Semenzin.
Note: ammoniti: Iuliano, Samb, Marano, Keita, Del Bello, Di Gilio, Balla. Angoli: 3-3. Recupero: 4'; 4'.
Poteva trasformarsi in una serata ancora più pesante, e invece l’Acireale riesce almeno a limitare i danni. Contro la Vibonese finisce infatti 2-2, al termine di una gara che i calabresi avevano indirizzato già nel primo tempo, chiuso sullo 0-2. Nella ripresa gli acesi trovano la forza di reagire e rimettere in equilibrio il match, chiudendo così un 2025 granata segnato da polemiche, tensioni e da un clima pesante dentro e fuori dal campo.
Il pareggio interrompe una striscia negativa, ma i numeri restano purtroppo impietosi: un solo punto nelle ultime tre partite e piena lotta salvezza. Nel 2026 serviranno davvero sette camicie per provare a salvare una stagione che era certamente partita con tutt’altri obiettivi.
E pensare che era stato lo stesso presidente Di Mauro, a inizio campionato, a dichiarare alla redazione de “La Sicilia” di aver costruito una squadra in grado di far divertire il pubblico e competere con ambizione. Oggi il bilancio sportivo, come del resto quello dello scorso anno, appare invece lontano da quelle premesse.
Nel frattempo, come anticipato nei giorni scorsi, si è registrato l’arrivo in panchina dell’ex Sambiase Claudio Morelli, ulteriore segnale di una stagione (già al terzo allenatore) che fatica a trovare una direzione stabile. In attesa ancora di fare chiarezza su tempi e modalità del risanamento dei debiti tributari, previdenziali e ordinari della società — chiarezza che non è arrivata nemmeno dopo l’ultima, quantomeno diciamo goffa, “conferenza stampa” della società granata — non resta che rivolgere un sincero e caloroso incoraggiamento ai tifosi acesi, chiamati ancora una volta a sostenere la squadra in uno dei momenti più delicati degli ultimi anni.