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il verdetto

Gol fantasma, la Corte Sportiva dice no: CastrumFavara sconfitta anche in Appello

Il “caso Favara” diventa così l’ennesimo episodio destinato a far discutere sul tema degli errori arbitrali e sui limiti della giustizia sportiva

Totò Arancio

30 Dicembre 2025, 17:12

Gol fantasma, la Corte Sportiva dice no: CastrumFavara sconfitta anche in Appello

Si chiude, almeno per ora, con un nuovo verdetto sfavorevole alla CastrumFavara la vicenda del discusso “gol fantasma” che ha segnato la gara contro l’Athletic Club Palermo. La Corte Sportiva d’Appello ha infatti respinto il ricorso presentato dalla società gialloblù, confermando la decisione del Giudice Sportivo e, di conseguenza, la vittoria dei nerorosa.

La sentenza è arrivata nel pomeriggio, al termine della riunione della III Sezione della Corte Sportiva d’Appello, composta dal presidente Fabio Di Cagno, dal vicepresidente Lorenzo D’Ascia e dal relatore Andrea Lepore. Il collegio, riunitosi in videoconferenza, ha esaminato il reclamo proposto dalla CastrumFavara lo scorso 17 dicembre, senza però ritenere sussistenti i presupposti per ribaltare l’esito del primo grado di giudizio. A Favara l’attesa era carica di speranze. L’ambiente gialloblù confidava che la Corte potesse valutare in modo decisivo il filmato allegato al ricorso, nel quale, secondo la tesi della società favarese, sarebbe chiaramente visibile l’errore tecnico arbitrale che ha portato alla convalida della rete contestata. Un errore che, nei giorni successivi alla gara, aveva aperto un acceso dibattito non solo a livello locale ma anche nazionale. All'audizione di questa mattina hanno partecipato l’avvocato Vincenzo Russello per la CastrumFavara e l’avvocato Filippo Pandolfi per l’Athletic Club Palermo. Proprio Russello, commentando l’esito dell’Appello, ha invitato alla prudenza:

"Entro quindici giorni arriverà la sentenza con le motivazioni. In base a quanto sarà scritto nel dispositivo, la società valuterà se ricorrere all’ultimo grado di giudizio".

Una dichiarazione che lascia aperta la porta a un possibile ulteriore sviluppo della vicenda, anche se il percorso giudiziario si fa sempre più complesso. Intanto, resta l’amarezza di una città che si sente penalizzata e che continua a chiedere chiarezza e giustizia.

Il “caso Favara” diventa così l’ennesimo episodio destinato a far discutere sul tema degli errori arbitrali e sui limiti della giustizia sportiva nel correggerli. Un dibattito che, al di là del risultato, sembra tutt’altro che chiuso.