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Catania piange la signora del volley Morta Liliana Pizzo icona dello sport

Di Redazione |

CATANIA – Con la morte di Liliana Pizzo spentasi alle 13 di oggi per un arresto cardiaco all’età di 84 anni, se ne va un colosso ineguagliabile della storia del volley catanese e nazionale. Lo scudetto vinto dall’Alidea, nel 1980, anticipò la grande epopea della Teodora Ravenna, capace di cucirsi addosso il tricolore negli undici anni successivi senza perdere colpi.

Quella di Catania fu un’impresa costruita dalla professoressa mattone dopo mattone. Dalla Nike alla Mediterranea, fino alla scalata ai vertici con la Torre Tabita, squadra che, partendo dai Giochi della Gioventù approdò in Serie A nel 1974-75 piazzandosi subito del quarto posto.

Un ciclo vincente fondato dalla famiglia Pizzo, da Lallo Pennisi, e da un gruppo di atlete catanesi indimenticabili:dalla sorelle Rannisi, a Marzia Privitera, da Carmela Bellini, a Enza Carchiolo, da Pina Ferlito ad Antonella Borzì, passando per Letizia Billotta, Eleonora Caramazza, alla straniera Julia Bendeova. In squadra c’erano pure le figlie Tiziana e Donatella. Un campionato, quello del titolo, dominato dal primo istante: 17 vittorie, solo 5  le sconfitte.

La signora Liliana (grazie anche alla collaborazione di Paolo Reale, suo vice di grande carisma) è diventata un’icona dello sport, approdando anche in Nazionale juniores. Carattere burbero in campo, una testa piena di riccioli, sempre disponibile con allenatori, giornalisti e chiunque si interessasse al movimento del volley a Catania, negli anni ha, guidato anche altre formazioni siciliane come l’Anvecar Acireale di Salvo Gorgone promossa in A2, ma soprattutto la Pallavolo Sicilia, club gestito dall’avvocato Francesco Strano, che in Serie B ha duellato con avversarie di rango. L’allenatrice decana, si è via via defilata da un mondo che è rimasto sempre e comunque suo dispensando consigli ai giovani allenatori, sostenendo i progetti di Donatella, la figlia che ha continuato a giocare e allenare fino a qualche anno fa.

La scomparsa di Liliana Pizzo cade per un gioco del destino a 40 anni da quello scudetto che infiammò Catania e aprì, di fatto, l’era moderna nel mondo del volley femminile. I festeggiamenti per questa ricorrenza sono stati bloccati per la pandemia che ha fatto saltare la data delle celebrazioni. Adesso, un motivo in più per rimandarle. Un grande dolore per le splendide ragazze dell’Alidea che stavano preparando un volume di ricordi e una serata di amarcord, se ne riparlerà a fine anno.

Liliana Pizzo ha sempre lottato contro il tempo e contro le avversità anteponendo a tutto e a tutti una personalità fortissima, fuori dall’ordinario. Quel carattere che le aveva permesso di infrangere gli schemi della vecchia pallavolo, firmando – lei donna geniale, ammirata da tutti e temuta dagli avversari – un’impresa in un’epoca in cui era davvero difficile spostarsi da Catania per conquistare il mondo e imporsi a livello internazionale. Mancherà a tutto il mondo dello sport. Grazie professoressa.

I FUNERALI VERRANNO CELEBRATI VENERDI 19 GIUGNO ALLE 10.30 NELLA CHIESA DI ACI TREZZACOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA