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Il Catania in campo al Massimino contro il Foggia per una sfida d’altri tempi

Di Redazione |

CATANIA. Si gioca, anche. Si gioca in un clima di rinnovato ottimismo. Anzi, di euforia per i risvolti societari legati all’avvicinamento a grandi passi di Tacopina. L’avvocato americano oggi – a meno di imprevisti last minute – sarà in tribuna al Massimino. Perchè Catania-Foggia è il prologo di un match che non avrebbe sfigurato in Serie B. E, se vogliamo, diventa anche una prova generale per il futuro. Il Catania più che mai riprende la rincorsa per riacciuffare il terzo posto, ma deve battere i pugliesi, che portano in dote sette risultati utili di fila e una qualità evidente, tanto è vero che non perdono dal 18 novembre 2020 (0-2 a Teramo).

Partita vera, d’altri tempi, se pensiamo all’atteggiamento operaio di un Catania che non molla e che tiene sempre viva la speranza di un risultato utile. Lo ha dimostrato, nonostante gli errori, anche a Caserta. Con un pizzico di fortuna avrebbe anche pareggiato quel confronto. Acqua passata. Il presente (se vogliamo anche il futuro) è appena cominciato, alle 15, al momento del fischio d’inizio.

Si gioca a parte chiuse nel primo giorno in cui la Sicilia è chiusa a chiave per i provvedimenti del Governo. Ma attorno alla squadra, attorno alla società ci sono come sempre i tifosi che non hanno mai perso di vista la squadra. Ci sarà anche Tacopina, allo stadio. Un motivo in più per dare il meglio e cominciare a lanciare segnali nuovi, da proiettare in un domani pieno di speranze.

Il tecnico Raffaele ha parlato chiaro. Cerca conferme, cerca un successo costruito in settimana con prove generali di 3-4-3, dunque. Senza Pecorino e Pinto, elementi che hanno dato molto allo sviluppo delle idee di gioco e all’atteggiamento di un gruppo che ha migliorato il proprio modo di proporsi. Ma con Russotto che parte da titolare nonostante sia arrivato da qualche ora (ma è allenato al punto giusto) e con Sales che in difesa completa un reparto di specialisti.

Il mercato a costo zero di Pellegrino ha portato in gruppo due elementi strategicamente importanti. Altri ne arriveranno, ma senza spese pazze, visto che il debito con l’ufficio delle entrate non consente ampi margini di manovra in questo caso. Ma il Catania dei faticatori c’è. Sarà puntellato e continuerà la marcia, al giro di boa della stagione, con rinnovate ambizioni.

Il Foggia è una squadra che ha equilibrio, qualità e centra spesso la porta. Inutile parlare di Curcio. I rimpianti lasciano il tempo che trovano. Oggi è un avversario da tenere a debita distanza, nonostante il comprovato valore tattico e i nove gol che ha segnato fin qui. 

Nel giorno del compleanno del compianto cav. Massimino, il Catania passa di mano, e oggi in campo cercherà di onorare un presidente (anzi “il” presidente) che i tifosi non hanno mai dimenticato portandolo come esempio di dedizione e di sacrificio. Maledetta pandemia, oggi allo stadio sarebbero accorsi in ventimila. Ne siamo sicuri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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