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Serie C, Catania-Teramo: un autogol condanna i rossazzurri

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA TERAMO 0-1

CATANIA (3-5-2): Confente 5; Sales 6 (dal 30′ s.t. Piccolo 7), Dos Santos 6, Giosa 6; Albertini 5 (dal 13′ s.t. Calapai 5), Dall’Oglio 5,5, Rosaia 5 (dal 1′ s.t. Reginaldo 5), Welbeck 5,5 (dal 24′ s.t. Maldonado 5,5), Pinto 5,5; Russotto 6,5; Di Piazza 5,5 (dal 13′ s.t. Sarao 5,5). A disp. Martinez, Tonucci, Zanchi, Izco, Manneh, Vrikkis. All. Raffaele 5,5.

TERAMO (4-2-3-1): Lewandowski 6; Vitturini 6,5, Diakitè 6,5, Piacentini 6,5, Tentardini 6; Santoro 6,5, Arrigoni 6,5; Ilari 6, Bombagi 6,5 (dal 41′ s.t. Gerbi s.v.), Costa Ferreira 6; Pinzauti 6,5 (dal 30′ s.t. Mungo s.v.). A disp. D’Egidio, Bellucci, Trasciani, Di Francesco, Lombardi, Viero, Kyeremateng. All. Paci 7.

ARBITRO: Luciani di Roma 5.

RETE: Confente (autogol) al 29′ p.t.

NOTE: partita a porte chiuse. Ammoniti: Vitturini, Mungo, Giosa, Welbeck, angoli 6-3.

Catania – Tonfo Catania. Il Teramo passa grazie a un autogol di Confente su un tiro dalla distanza di Vitturini: la palla ha colpito prima il palo alla destra del portiere, poi quello alla sua sinistra, ma Confente l’ha buttata dentro. Una scena grottesca che la squadra rossazzurra avrebbe potuto cancellare con una rimonta. Invece nulla. Pochi tiri nello specchio della porta un’accelerazione finale con Piccolo, rientrato dopo un mese e mezzo, protagonista di un quarto d’ora più che sufficiente. Non tanto da aggiustare uno 0-1 che mette i rossazzurri in difficoltà nella lotta per i play off.

A tempo scaduto il fallo di mani di Tendardini, in area, non è stato giudicato da rigore da un arbitro distratto al pari della squadra di casa. Così è maturata la seconda sconfitta interna di fila, dopo quella nel derby col Palermo. Raffaele ha cominciato con un 3-5-2 senza il regista Maldonado e con un Rosaia impalpabile in formazione. Poi i cambi, con tutti gli attaccanti a disposizione in campo, ma con Sarao che è subentrato nel finale, ben dopo un Reginaldo davvero imbarazzante.

Mercoledì turno infrasettimanale in casa della Turris. Solo una vittoria in Campania e una domenica in casa contro l’Avellino potrebbero rimettere i rossazzurri in corsa per una posizione di prestigio nella griglia degli spareggi. Ma dopo questa prestazione imbarazzante, c’è poco da stare allegri.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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