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Calcio Catania: arriva la resa dei conti, tante ombre sul futuro

Di Giovanni Tomasello |

CATANIA – Una sconfitta inaccettabile, un calo di concentrazione imperdonabile. L’unica attenuante per questo Catania che viene clamorosamente eliminato al primo turno dei play off in cui gli bastava anche un pareggio, è il trambusto che ha preceduto questa sfida cruciale.

Sarebbe stato sicuramente meglio che sia la Sigi e lo stesso Tacopina rinviassero di qualche giorno il loro ennesimo e inutile botta e risposta sull’infinita trattativa in corso per la vendita del Catania lasciando in pace la squadra. Del resto proprio nella notte tra venerdì e sabato le due parti invece di riavvicinarsi si sono sempre più allontanate.

La stagione 2020-21 del Catania si conclude tra tanta delusione e rimpianti con i tifosi – e lo striscione che vediamo in alto lo conferma – che oltre a essere comprensibilmente arrabbiati sono costretti a ingoiare l’ennesimo boccone amaro, traditi anche dalla stessa squadra che ha fallito l’appuntamento più importante facendosi battere da un Foggia che era certamente alla portata dei rossazzurri. In fondo ieri ai rossoneri è bastato poco per mandare in tilt i rossazzurri che giocando con lucidità e determinazione avrebbero potuto chiudere subito la gara nel primo tempo. Qualcuno ci dirà sicuramente che l’obiettivo di questo Catania erano i play off, ma una volta conquistati si sarebbe potuti andare più lontano.

Comunque, al di là della sconfitta di ieri, bisogna subito guardare al futuro societario che al momento si presenta nebuloso. Se la memoria non c’inganna, non era mai capitato che il Catania restasse nel sottoscala del calcio – questo purtroppo è il campionato di Serie C – per sei lunghi anni. Di parole ne sono state spese tante così come non si contano più le carte bollate e i contenziosi legali che ci hanno costretti a fare del Catania un vero argomento di cronaca giudiziaria e non più di sport.

Adesso siamo propria alla resa dei conti e ci auguriamo che la Sigi – la società per azioni proprietaria del Catania Calcio che ha assicurato al Tribunale la continuità aziendale – nella conferenza stampa annunciata per domani a Torre del Grifo faccia conoscere le proprie intenzioni con dati e cifre alla mano. Sfumata – almeno questa è l’impressione – la trattativa con Tacopina dal quale ci aspettiamo pure delle risposte – bisogna pensare al rilancio del Catania Calcio dopo aver messo una pietra sul passato.

Ci risulta contrariamente a quanto si è voluto far credere, che anche all’interno della Sigi non sono tutte rose e fiori e già stasera ci sarà una nuova riunione per fare il punto della situazione, ma domani si dica tutta la verità su quanto è accaduto in questi sette mesi e sull’indebitamento del club. Abbiamo sempre dato il giusto risalto agli imprenditori e professionisti che hanno aderito al progetto esponendosi economicamente in prima persona, ma basta con i fiumi di parole o i proclami. Ai tifosi bisogna dire come stanno esattamente le cose e dare delle certezze. Mi viene in mente ad esempio la delicata questione sulla riduzione del debito e i tempi lunghi che avrebbero richiesto le transazioni con gli Enti pubblici. Lo sapevano bene anche gli stessi legali che il parere dell’Agenzia delle Entrate di Catania non sarebbe stato sufficiente perché ci voleva l’omologa da Palermo e invece si è parlato di closing a gennaio.

Dopo l’amara eliminazione dai play off c’è ora il tempo di fare chiarezza. Il tempo delle passerelle è finito, ora bisogna muoversi con lungimiranza e trasparenza.

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