Riciclaggio: sequestrato un milione al Palermo, indagato Zamparini
GN4_DAT_9681168_1618545833003
C'è un altro capitolo nell’inchiesta sui conti del Palermo calcio e sui reati di riciclaggio, auto riciclaggio e falso in bilancio contestati al proprietario della società, Maurizio Zamparini. Nel pomeriggio i militari della Guardia di finanza hanno notificato alla società di viale del Fante il sequestro di circa un milione di euro (la Procura del capoluogo siciliano aveva chiesto un provvedimento molto più pesante: oltre 50 milioni di euro e farà appello al Riesame).
Davanti al gip Fabrizio Anfuso ha retto - ai fini del sequestro - solo l’ipotesi di reati tributari. In questa nuova fase dell’inchiesta è entrato anche il presidente della società, Giovanni Giammarva che avrebbe violato l’articolo 2638 del Codice civile e cioè l’ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità pubblica di vigilanza. Secondo le nuove ipotesi della Procura, il Palermo avrebbe ottenuto fino al 2018 le certificazioni della Covisoc (la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche) sui bilanci grazie a comunicazioni non del tutto esatte.
La società attende gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria, giunta ormai alle battute finali (entro l’anno ci sarà la chiusura delle indagini), mostrandosi fiduciosa nel buon esito della vicenda. Da viale del Fante fanno sapere che gli stipendi ai dipendenti sono stai già pagati e non ci saranno ripercussioni sul futuro del club, mentre si attendono gli esiti della giustizia sportiva sul fronte del match contro il Frosinone. Il Palermo ha perso la finale dei play off per la promozione in A, giocata contro i laziali, e ha presentato ricorso per quanto accaduto nella partita di ritorno a Frosinone. Inoltre, l’esito di un’altra inchiesta sulla gara Parma-Spezia, vinta dagli emiliani, promossi nella massima serie, potrebbe cambiare i destini sportivi del Palermo.