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L’urlo di Paolo Pizzo, argento nella spada con dedica speciale alle sue “donne”

Di Lorenzo Magrì |

Paolo Pizzo ha bissato l’argento vinto agli Europei di Strasburgo 2014, tornando su un podio internazionale individuale (con la squadra ha vinto l’argento olimpico a Rio 2016) dopo il bronzo in Coppa del Mondo nel 2015 a Parigia. Il campione iridato è stato battuto solo in finale dal campione in carica, il francese Yannick Borel partito subito forte (10-4) e frenando la rimonta di Paolino che si è fermata sul 14-10, con il transalpino che si è imposto alla fine sul 15-10. La certezza del podio era arrivata grazie al successo nei quarti contro il russo Pavel Sukhov (13-9); poi si era ripetuto nell’assalto di semifinale vinto per 15-10 contro l’altro russo Sergey Khodos.

Pizzo dopo 3 vittorie e 3 sconfitte nei giorni, nei 64 aveva battuto lo svedese Christian Gustavsson (15-10); nei 32 l’israeliano Grigori Beskin (15-11) e negli ottavi grazie ad una grande rimonta l’ucraino Anatolii Herey (15-13).

«Una medaglia che dedico alle mie «donne» – fa il suo esordio Paolino – mia moglie Lavinia e mia mamma Patrizia e a tutti i miei compagni di squadra che oggi non sono andati bene. Se ho vinto questa medaglia è anche merito loro: Enrico Garozzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli».

«Quest’argento, a differenza di quello di Strasburgo – continua Paolino – non è un oro perso ma una medaglia vinta. E’ bellissimo salire sul podio ed ad inizio giornata, per via di alcuni disturbi intestinali, pensavo potesse essere davvero dura. Invece ho stretto i denti, ho messo in pedana tutto me stesso e sono riuscito a cogliere un obiettivo di stagione».

Si erano fermati gli altri due etnei con l’acese Marco Fichera che si è fermato nei 16, battuto di misura dal Jiri Beran (14-13), dopo aver battuto in precedenza il lussemburghese Flavio Giannotte (15-9) e il russo Vadim Anokhin (15-3). Fichera ha chiuso all’11° posto, mentre l’altro acese Enrico Garozzo è stato 51°, subendo la stoccata del 15-14 dall’italo-svizzero Michele Niggeler, mentre l’altro azzurro Andrea Santarelli (54°) era stato battuto dal russo Nikita Glazkov (15-11).

Oggi si torna in pedana e ancora tanta Sicilia con la squadra di fioretto maschile con i due siciliani, il neo campione europeo Daniele Garozzo e il bronzo individuale Giorgio Avola affiancati da Alessio Foconi e Lorenzo Nista. L’Italfioretto comincerà il suo cammino affrontando alle 7 italiane il Belgio nell’assalto che vale l’accesso ai quarti di finale.

Nella sciabola femminile, la vicecampionessa europea Rossella Gregorio, sarà affiancata dalla trapanese Loreta Gulotta (6ª nell’individuale) e da Irene Vecchi e Martina Criscio. Le azzurre sono testa di serie numero 2 e alle 11 (ora italiana) affronteranno nei quarti la vincente del match tra Spagna ed Azerbaijan.

«Dopo aver sfiorato il podio nell’individuale -ci dice Loreta Gulotta atleta del Gs Fiamme Gialle -spero di dare un grande contributo alla squadra e arrivare con le mie compagne a medaglia».

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