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Pippo Baudo: «Da super tifoso ho sofferto tanto ma sono ottimista»

Di Giovanni Tomasello |

Sono le tre del pomeriggio quando lo chiamiamo e lui risponde subito con una gentilezza e una spontaneità tipica dell’amico della porta accanto che si vorrebbe sempre avere vicino perché in oltre 40 anni che lo conosciamo, non l’abbiamo visto mai giù di tono. Una forza interiore incredibile la sua. «Come va nella mia Catania? – sono le sue prime parole – è da un pò che non vengo. Vuoi sapere se farò “Domenica in”? Ti dico subito no».

A esser sincero ricordandoci che sei sempre stato un tifoso del Catania, volevo chiederti se segui ancora la squadra rossazzurra…

«Mai smesso di amare il Catania e leggo pure i vostri articoli. Finalmente nel prossimo campionato partiremo senza penalizzazione e mi sembra che si sta tentando il rilancio».

Avrai seguito il calvario degli ultimi anni…

«Sì e ho anche sofferto perché il Catania è un club storico che ha conseguito risultati brillanti. Da Marcoccio a Massimino e poi dulcis in fundo gli otto anni, dal 2005 in poi, in serie A quando il Catania ha di nuovo fatto tremare e battuto gli squadroni. Poi il grande dispiacere, ma sono per natura ottimista e voglio guardare al futuro con la speranza, anzi la certezza di tornare a gioire per il mio Catania».

Hai qualche ricordo in particolare degli anni magici?

«Ti dico solo che la domenica fin dai tempi in cui da giovane conducevo Settevoci tra una pausa e l’altra chiedevo agli assistenti: cosa ha fatto il mio Catania? Lo stesso avveniva a Domenica in e poi quando mi trovavo a Catania e giocavano i rossazzurri ero quasi sempre in tribuna».

Ma se non sbaglio, sei anche tifoso della Juventus?

«Sì lo sono ma quando si sono affrontate Catania e Juve ho sempre tifato per i rossazzurri. Nel mio armadio ho sì la maglia numero 10 di Del Piero ma conservo tre completi del Catania».

Marcoccio e Massimino presidenti diversi ma entrambi innamoratissimi del Catania, vero Pippo?

«Hanno dato tanto così come non si possono dimenticare gli otto anni dell’ultima serie A. Ma hai visto quel fenomeno di Gomez, è straordinario , ha reso grande l’Atalanta e se non sbaglio Catania è stato il suo trampolino di lancio. Per non parlare dei tecnici che ha avuto il Catania nei suoi 71 anni di storia».

La lista è lunga…

«Già, dall’indimenticabile Carmelo Di Bella a quelli dell’ultima serie A come Maran, Montella e Simeone. Oggi sono tra i migliori».

Adesso c’è Lucarelli.

«Bravo attaccante, ha salvato il Messina che purtroppo non è riuscito a iscriversi al campionato e mi dispiace tanto».

Insomma Pippo resti un supertifoso del Catania?

«Lo sarò a vita e sai che mi piacerebbe risentire o rileggere presto quella famosa frase passata alla storia».

Quale Pippo?

«Quel clamoroso al Cibali. Vorrà dire che il Catania ha battuto uno squadrone, Juve compresa….»

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