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Da Catania occhiali “intelligenti” per visitare i siti a realtà aumentata

Di Redazione |

Catania – Occhiali intelligenti che permettono ai turisti di sapere esattamente dove si trovano e di fruire, durante la visita dei siti di interesse, di una visita in “realtà aumentata”. Occhiali che, al tempo stesso, sono in grado di fornire all’ente gestore del sito informazioni sulle abitudini dei visitatori, che potranno essere utilizzate per migliorare i servizi da fornire ai turisti. Sono questi i principali scopi del progetto Vedi (Vision exploitation for data interpretation) finanziato dalla misura Pon Mise Horizon 2020.

Il progetto, i cui responsabili scientifici sono il prof. Giovanni Signorello e il prof. Giovanni Maria Farinella, coinvolge gli enti di ricerca Cutgana e Iplab – dipartimento di Matematica e Informatica dell’università di Catania – oltre alle aziende Xenia Gestione Documentale srl e Imc Service.

Le informazioni ottenute attraverso i “wearable glass” permetteranno al manager del sito naturalistico e/o culturale di turno, mediante una dashboard, di ottenere informazioni sugli interessi dimostrati dai visitatori di un determinato sito. Tra i dispositivi indossabili, si stanno sperimentando anche gli “Hololens” di Microsoft.

«Le tecnologie che sono state studiate nel progetto – osserva il prof. Signorello – permettono inoltre di creare un servizio innovativo in cui le “memories” digitali dei visitatori potranno essere riviste dagli stessi o condivise con altri utenti (ad esempio sui social network) al fine di innescare un circuito virtuoso di divulgazione dei siti culturali e naturali presenti nel territorio». «Gli algoritmi di computer vision e machine learning che stiamo progettando e sviluppando – sottolinea dal canto suo il prof. Farinella – sono in grado di riconoscere gli ambienti in cui un utente si muove, gli oggetti osservati e le tempistiche di osservazione, fornendo informazioni utili ai due attori del settore turistico, ovvero i visitatori e i gestori dei siti».

Nel primo anno di progetto, i partner si sono concentrati sullo sviluppo dell’architettura del sistema, sulla caratterizzazione e la progettazione del dispositivo indossabile e sullo sviluppo degli algoritmi che sono già stati testati sperimentalmente, considerando come sito di interesse il Monastero dei Benedettini di Catania (nella foto), uno dei siti Unesco presenti in Sicilia che ogni anno richiama migliaia di visitatori. Il progetto prevede inoltre di allargare la sperimentazione nella Galleria regionale Palazzo Bellomo di Siracusa e nell’Orto botanico di Catania: questi siti saranno coinvolti nella sperimentazione nel corso del secondo anno del progetto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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