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Beyond, conto alla rovescia a Baikonur Sulla Soyuz c’è il comandante Parmitano

Di Fabio Russello |

Tutto pronto alla base di Baikonur, in Kazakhstan, per il lancio che riporterà in orbita Luca Parmitano, l’astronauta siciliano che sarà anche il primo italiano e il terzo europeo al comando della stazione spaziale internazionale.

Il razzo Soyuz è ormai sulla rampa pronto per portare nello spazio la nuova missione dell’Agenzia Spaziale Europea denominata Beyond, Oltre. Il lancio avverrà alle ore 18,28 ora italiana, data iconica voluta dall’Esa per celebrare il cinquantesimo anniversario dall’approdo del primo uomo sulla Luna avvenuto nel lontano 20 luglio 1969.

Accanto a Parmitano, a bordo della Soyuz, voleranno verso la Stazione Spaziale Internazionale anche il russo Alexandr Skvortsov e lo statunitense Andrew Morgan. Il nostro astronauta del corpo Esa ha scelto Beyond come nome della sua nuova missione: in italiano significa Oltre e ispira a guardare verso ulteriori orizzonti. Dopo la missione “Volare” dell’Asi nel 2013 che lo ha visto primo italiano a compiere una passeggiata spaziale, la nuova avventura spaziale di Luca lo porterà a vivere circa 200 giorni nel primo avamposto umano nello spazio.

Se il lungo periodo sarà interamente confermato, Luca potrebbe conquistare un altro primato in orbita per la maggiore permanenza nello spazio, un record oggi ancora detenuto dall’italiana Samantha Cristoforetti, rimasta ben 199 giorni nello spazio. Ma non sarà questo l’unico traguardo che Luca Parmitano si appresta a tagliare.

Nel corso della missione Beyond «sono previste diverse attività extraveicolari, potrebbero essere anche cinque» e serviranno ad «attività di manutenzione straordinaria di Ams» aveva annunciato Parmitano in riferimento alla manutenzione dell’Alpha Magnetic Spectrometer, il rivelatore utilizzato nella fisica delle particelle installato dal 19 maggio 2011 sulla Stazione Spaziale Internazionale. «Saranno riparazioni molto complesse e – ha spiegato Luca – faremo qualcosa di mai realizzato prima, nemmeno con le riparazioni del telescopio spaziale Hubble ci si è spinti così».

Beyond è la dodicesima missione che coinvolge uno o più astronauti italiani e la decima sulla Iss. Si tratta di una missione gestita dall’Esa mentre alcuni dei voli precedenti che hanno visto coinvolti astronauti italiani – lo stesso Luca Parmitano nel 2013, Paolo Nespoli nel 2007 e 2017, Samantha Cristoforetti nel 2014 e Roberto Vittori nel 2011 – erano missioni guidate dall’Agenzia Spaziale Italiana sulla base del Memorandum siglato con la Nasa del 1997. Tra le sorprese che attendono Luca nel corso della missione Beyond dell’Esa potrebbe esserci l’arrivo sulla Iss del primo equipaggio di astronauti a bordo dei voli commerciali Crew Dragon di Space X e Cst-100 Starliner di Boeing. I due voli commerciali potrebbero partire a fine anno dagli Usa, proprio mentre l’astronauta italiano è al comando della Stazione Spaziale Internazionale.

Per AstroLuca è la seconda volta nello spazio: «Sono un astronauta e ho ancora molti anni da dedicare alla mia attività. Credo che non ci sia nulla di male a sognare di andare sulla Luna, e oltre», ha detto Luca Parmitano. «Non credo in modo particolare nelle coincidenze o nel destino, ma mi affascinano le simmetrie», osserva. «Due anni fa – prosegue – con i colleghi abbiamo pensato di inserire nel simbolo della missione Beyond un riferimento all’allunaggio e adesso il cerchio si chiude in un modo che non sarebbe stato possibile immaginare», aggiunge l’astronauta.

Nato 43 anni fa a Paternò, in provincia di Catania, nel 1976 Luca Parmitano racconta di avere vissuto l’allunaggio «attraverso la memoria altrui. Me lo ha raccontato Tito Stagno e forse il suo entusiasmo, diventato leggendario qui in Italia, ha contribuito a creare generazioni di sognatori».

Adesso davanti a sé ha una nuova avventura che durerà circa 200 giorni, nella quale sarà il terzo europeo e il primo italiano al comando della Stazione Spaziale Internazionale e nella quale lo attendono nuove passeggiate spaziali che si annunciano tra le più avventurose di sempre, ancora «più complesse di quelle fatte in passato per riparare il telescopio spaziale Hubble», rileva Parmitano. L’obiettivo è riparare l’esperimento internazionale Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), che dal maggio 2011 è installato all’esterno della Stazione Spaziale per andare a caccia di antimateria e di materia oscura nello spazio e al quale l’Italia contribuisce con la sua agenzia spaziale (Asi) e con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Intensa anche l’attività di ricerca che lo aspetta: accanto agli esperimenti pianificati dall’Esa ci sono i sei progettati dall’Asi e che comprendono test di fisiologia umana, dimostratori tecnologici, attività educative e di osservazione della Terra. Tutti insieme, osserva, «permetteranno di aprire la strada verso la futura esplorazione interplanetaria».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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