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“Signorini Gate”: dentro il terremoto che scuote il Grande Fratello. Cosa c’è nelle accuse di Corona, nelle chat di Medugno e nelle nuove testimonianze
Un’inchiesta che promette “centinaia di casi”, messaggi privati che emergono, ex gieffini divisi: ecco cosa sappiamo (finora), tra ricostruzioni, smentite e la linea dei legali
C’è una scena che rimbalza da uno smartphone all’altro: un presunto screenshot con parole «sei perfetto, sto cercando di trovarti difetti», attribuito a Alfonso Signorini e mostrato da Fabrizio Corona nel suo format digitale. Intorno, il brusio del web. Davanti, una domanda semplice e scomoda: cosa c’è davvero dietro il cosiddetto “Sistema Signorini”? In questa settimana di dicembre lo scenario televisivo italiano si è trovato a fare i conti con accuse pesantissime, repliche misurate e un’ondata di testimonianze che dividono pubblico e addetti ai lavori. Attenzione: al momento si parla di ricostruzioni, chat e testimonianze non ancora vagliate da alcuna sede giudiziaria. Lo stesso Signorini ha scelto una linea asciutta: «Tutto in mano ai miei legali».
Le accuse: il “prezzo del successo” secondo Corona
Nell’episodio di Falsissimo intitolato “Il prezzo del successo”, pubblicato a metà dicembre 2025, Fabrizio Corona sostiene l’esistenza di un meccanismo opaco attraverso cui aspiranti concorrenti del Grande Fratello (versione Vip e non solo) avrebbero dovuto accettare avances o intrattenere rapporti confidenziali con Alfonso Signorini per ottenere visibilità televisiva. Il claim che incendia la discussione è brutale: «Se non vai a letto con lui, non entri al Grande Fratello». Corona parla di un sistema che si sarebbe consolidato negli ultimi dieci anni e che coinvolgerebbe “circa 500 persone”, affermando inoltre di aver ricevuto “più di 50 segnalazioni” dopo l’uscita della puntata. Al centro, come “caso zero”, il percorso del tiktoker Antonio Medugno prima del suo ingresso nel reality a gennaio 2022.
Corona mostra, nel suo racconto, frammenti di presunte chat e riferisce di videochiamate, messaggi affettuosi e foto esplicite attribuite a Signorini, oltre a inviti alla discrezione (“Il mio lavoro e noi due percorreranno due strade diverse. Io non ho niente da perderci, tu sì”). Sono elementi che, se autentici e contestualizzati, andrebbero verificati in un quadro probatorio; per ora restano allegazioni rilanciate da testate che hanno ripreso l’inchiesta digitale.
La linea di Signorini: silenzio sostanziale e “tutto ai legali”
Contattato dalla stampa, Alfonso Signorini ha evitato il confronto pubblico diretto, chiarendo soltanto di aver affidato la vicenda ai propri legali. La scelta di non entrare nel merito lascia intendere una strategia difensiva prudente in attesa di eventuali sviluppi. Ad oggi, non risultano comunicati ufficiali di Mediaset sulla questione; il fronte più attivo si è spostato sui social, con ex concorrenti e volti televisivi a dividersi tra chi attacca e chi difende.
Il “caso zero”: Antonio Medugno tra chat, provini e un ingresso rinviato
Chi è Antonio Medugno? Classe 1998, modello e creator napoletano con oltre 3 milioni di follower su TikTok, noto anche per un passato a Uomini e Donne. Il suo nome è diventato la prima tessera del domino. Secondo il racconto di Corona, tra 2021 e inizio 2022 ci sarebbe stato uno scambio intenso di messaggi con Signorini: complimenti, inviti, indicazioni di tener “separati” privato e lavoro. Medugno sarebbe anche andato a cena a casa del conduttore, fermandosi a dormire “in una stanza diversa”, senza rapporti sessuali. L’ingresso nella Casa non arrivò all’inizio dell’edizione 2021/2022, ma solo dopo la ripresa dei contatti, a fine gennaio 2022. Questa, in sintesi, la tesi che alimenta la narrazione del “sistema”.

Dal canto suo, Medugno — in contenuti ripresi dalla stampa — ha negato di aver ceduto a compromessi: parla di messaggi più affettuosi, di videochiamate, ma esclude rapporti fisici o promesse accettate in cambio di un posto nel cast. In parallelo, circolano i dettagli dell’ex manager, che riempiono gli spazi temporali con date e passaggi-chiave.
La testimonianza dell’ex manager Alessandro Piscopo
L’ex manager di Medugno, Alessandro Piscopo, ha rilasciato un’intervista in cui ripercorre i contatti tra il giovane e Alfonso Signorini a partire dall’8 aprile 2021, quando — sostiene — arrivò un messaggio: «Verrai chiamato per il provino del Grande Fratello, ci sarò anch’io». Seguono, nella sua ricostruzione, chat fitte, un provino il 26 aprile 2021 (con la presenza anche di autori del programma), e un dettaglio curioso: Signorini avrebbe chiesto a Medugno di non raccontare al manager la loro conoscenza; nel giorno del provino, dice Piscopo, lui sarebbe stato fatto accomodare in una stanza separata. La sera del 28/29 aprile, l’invito a cena a casa del conduttore e la notte senza rapporti. A settembre 2021 parte l’edizione del GF Vip senza Medugno in cast. Poi, a gennaio 2022, riprenderebbero i contatti e — sempre secondo Piscopo — arriverebbe il «È fatta», fino all’ingresso nella Casa il 28 gennaio 2022.
Nella stessa testimonianza, Piscopo dichiara di aver fatto da ghostwriter nelle risposte di Medugno, per aiutarlo a gestire un dialogo che reputava complesso. Specifica che non ci furono rapporti sessuali e che alcuni regali di lusso sarebbero stati prospettati già nei primi scambi. Ribadisce che il suo è un racconto personale, suffragato — dice — da screenshot e conservazione dei messaggi. Anche qui, la parola chiave resta “allegazioni”, in attesa di verifiche formali.
Davide Donadei: “messaggi affettuosi”, poi lo stop
Al mosaico si aggiunge Davide Donadei, ex tronista di Uomini e Donne ed ex concorrente del GF Vip 2022/2023. In una conversazione con la stampa, Donadei racconta di aver avuto un mese di chat con Signorini prima di entrare in orbita Grande Fratello, e sostiene che lo scambio si sarebbe “raffreddato” quando il conduttore avrebbe collegato la sua vicinanza a Maria De Filippi.
Anche Donadei parla di messaggi affettuosi, negando rapporti fisici o promesse accettate in cambio di un posto. È un tassello che, al di là del merito, rafforza il dato oggettivo: più persone riferiscono interazioni private con Signorini nell’arco temporale precedente a provini e selezioni.
Le reazioni del mondo tv: tra chi difende e chi attacca
Il caso ha scatenato un effetto-domino tra ex concorrenti e volti dei reality. C’è chi cavalca l’onda, chi invita alla prudenza, chi prende posizione in difesa. Fra i critici più rumorosi compaiono post e allusioni di Stefano Bettarini, Salvo Veneziano e Daniele Dal Moro, con richiami al “vaso di Pandora” e al “karma”. Sull’altro fronte, la voce di Elenoire Ferruzzi difende Signorini e contesta la “moralità a targhe alterne”; intervengono anche Giselda Torresan e altri ex in sua difesa. Nelle ultime ore, si sono aggiunti commenti di Dayane Mello e Filippo Nardi (quest’ultimo richiamando “voci di corridoio”), a conferma di un clima polarizzato dove le narrazioni personali rischiano di sostituire i fatti verificati.
Intanto, l’“effetto notizia” muove anche i numeri: paradossalmente, il profilo Instagram di Signorini sarebbe cresciuto di oltre 2.000 follower al giorno tra il 15 e il 17 dicembre, segno di come l’attenzione morbosa possa produrre un’inerzia sociale opposta al danno d’immagine.
Il ruolo delle piattaforme e delle redazioni
L’inchiesta di Corona nasce in un format digitale a forte trazione social, con un montaggio che alterna testimonianze audio, chat e frame di messaggi. Le redazioni — dalle generaliste alle verticali di gossip — hanno ripreso e sintetizzato, spesso inserendo avvertenze sul carattere “presunto” delle condotte. È un punto cruciale: il percorso di verifica richiede tempo, accesso agli originali e, soprattutto, eventuali contro-versioni dettagliate. Ad oggi, la replica ufficiale si ferma al “parlano i legali”. E, proprio in virtù del tipo di accuse (che toccano abusi di potere, presunte coercizioni e favori sessuali), l’asticella della cautela giornalistica va tenuta alta.
Cosa cambia per il Grande Fratello e per l’industria tv
Sul piano industriale, il Grande Fratello resta un marchio-architrave di Mediaset dal 2000 in poi, con cicli di rigenerazione e pause di riflessione già dichiarate negli ultimi anni. La proiezione sui prossimi palinsesti — tra indiscrezioni e rumor — appare oggi più incerta: la discussione pubblica potrebbe spingere a procedure di selezione più trasparenti e tracciate, con protocolli formali nei contatti tra casting e potenziali concorrenti. L’eventuale contesa legale introdurrebbe un ulteriore livello di analisi, imponendo di cristallizzare date, luoghi, metadati dei messaggi e verifiche tecniche su device e backup. Fino ad allora, si è nel campo delle accuse e delle smentite, non dei fatti accertati.
Le parole che pesano: avances, consenso, squilibri di potere
Al di là dei singoli casi, c’è un nodo che il dibattito dovrebbe affrontare con lucidità: il confine tra flirt e pressione indebita quando c’è un asimmetria di potere evidente (un conduttore-direttore di una testata vs. un aspirante concorrente in cerca di un’occasione). Nelle testimonianze raccolte, ricorrono tre elementi-chiave:
- la costruzione di una confidenza privata (messaggi, videochiamate);
- la prospettiva di premi immateriali (ingresso in un programma) o regali materiali;
- il richiamo alla discrezione come condizione.
Sono indicatori che, se confermati e collegati a decisioni di casting, solleverebbero interrogativi etici e, in ipotesi, profili giuridici. Ma qui entra in gioco il diritto di difesa: senza riscontri ufficiali e senza un contraddittorio puntuale, il racconto resta parziale.
Cosa hanno detto (finora) i protagonisti chiave
- Fabrizio Corona: denuncia un sistema ramificato, con centinaia di casi in dieci anni, e annuncia nuove rivelazioni in arrivo.
- Alfonso Signorini: nessun commento sul merito, «tutto in mano ai miei legali».
- Antonio Medugno: ammette messaggi affettuosi e videochiamate, nega compromessi o rapporti sessuali finalizzati all’ingresso nel reality.
- Alessandro Piscopo (ex manager di Medugno): fornisce un timeline dettagliato (8 aprile 2021 primo messaggio; 26 aprile provino; invito a cena e notte senza rapporti; ripresa contatti a gennaio 2022; ingresso il 28 gennaio 2022), dichiara di aver fatto da ghostwriter in alcune risposte.
- Davide Donadei: racconta di un mese di chat, definite “affettuose”, poi interrotte; nessun rapporto fisico.
Al momento comunque siamo oltre il pettegolezzo ma ancora lontani da verità giudiziarie. In mezzo, una questione delicata: la responsabilità di chi detiene potere di selezione in tv e la fragilità di chi sogna l’ingresso nel sistema mediatico. È lì che si misura la distanza fra avances e abuso, fra consenso e condizionalità. Ed è lì che questa storia, comunque vada, lascerà un segno.