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Migranti, a Marsala scontro acceso tra un prete e una politica leghista

Di Redazione |

MARSALA – «Sto subendo un personale attacco diffamatorio dalla signora Fanny Montalto, attraverso un post pubblicato su Facebook. L’attacco è anche rivolto alla Chiesa Cattolica e alle sue strutture caritative di accoglienza. Secondo la signora, la Chiesa ed io facciamo “campagna elettorale” perché ricordiamo che salvare le vite umane in mare è prioritario e che lasciare 42 persone su una imbarcazione è ingiusto e disumano». E’ quanto afferma don Francesco Fiorino, un prete che da anni a Marsala (Trapani) è impegnato in iniziative in favore di chi ha difficoltà ad avere un pasto o un tetto, accusando appunto Fanny Montalto, ex consigliere comunale socialista – vedova di Enzo Genna, che è stato sindaco socialista di Marsala – e che adesso ha aderito alla Lega di Salvini.

La polemica su Facebook, come raccontano entrambi, ma con versioni diverse, è divampata dopo uno scontro verbale tra don Fiorino e la Montalto al termine della messa del 24 giugno, nella chiesa di San Giovanni al Boeo. «Nella affollata chiesa di san Giovanni al Boeo di Marsala – racconta don Francesco Fiorino – la signora Montalto ha più volte gridato che io e la Chiesa abbiamo fatto affari con gli sbarchi e che “la Chiesa e la sinistra in Italia ci avete rovinato”. La signora ha diverse volte inveito verso di me dicendo: “Vergogna. Vergognatevi. Fate allontanare le persone dalla Chiesa”.«Ho soltanto ricordato ai fedeli presenti che 42 persone nel nostro mare Mediterraneo stavano soffrendo da più giorni perché non veniva dato loro il permesso di sbarcare a Lampedusa». Per don Fiorino «questo attacco al sottoscritto e alla Chiesa Cattolica è sintomatico e preoccupante».

Sul suo profilo Facebook, invece, Fanny Montalto scrive: «L’omelia partita dalla nascita di San Giovanni Battista si è conclusa con un perentorio: “E chi è della Lega o simpatizza per questo governo non dovrebbe nemmeno entrare in chiesa!”. Profondamente rammaricata dell’uso strumentale della religione per la lotta politicante, al termine della Messa, ho chiesto al sacerdote di potergli parlare. “Non ho tempo! Forse un altro giorno”. Non ho accettato di essere rimandata e a viso aperto gli ho chiesto di chiarire le sue parole e per tutta risposta un infamante: “Se ne vada! Vada via!”». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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