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L'audio di Antonini mina la Giunta Tranchida: si è dimesso l'assessore Barbara

Lo scontro tra il sindaco e l'imprenditore prosegue senza esclusione di colpi

Redazione La Sicilia

04 Settembre 2025, 09:18

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Quello che è accaduto nelle ultime quarantotto ore ha qualcosa di surreale per la politica cittadina e per la comunità trapanese. Tutto si è consumato fuori dal Palazzo, fuori dalle stanze deputate alla politica e ha preso voce, come ormai da molto tempo accede, attraverso audio registrati artatamente estorcendo confidenze e video pubblicati nelle pagine dei protagonisti.

Cosa è accaduto

Nell’ordine, cosa è accaduto: in prima battuta l’annuncio, come solito fare, dell’imprenditore romano Valerio Antonini del movimento “Futuro”, della messa in rete di un audio compromettente, poi una lunghissima diretta video dell’imprenditore e infine a serata inoltrata le dimissioni dell’assessore allo Sport, Emanuele Barbara.

Sin dall’inizio Barbara è stato l’ago della bilancia di questo confronto tramutatosi in scontro tra il presidente delle due società di calcio e basket e il sindaco Giacomo Tranchida, sia come assessore allo Sport, tifoso del basket e delfino di Tranchida, ma anche come anello di congiunzione tra i due protagonisti. Due anni fa Antonini era stato accolto come il “salvatore” dello sport cittadino, poi i rapporti si erano spezzati a causa di una contestatissima convenzione che doveva regolare la gestione del palazzo dello Sport.

Equilibri spezzati

Gli equilibri dentro e fuori dal Palazzo sono stati definitivamente spazzati via da un audio tra Antonini e Barbara pubblicato dal primo in cui Barbara affermava chiaramente che il sindaco avrebbe strumentalizzato i cori offensivi allo stadio rivolti contro lo stesso assessore, facendo così ricadere ogni responsabilità su Antonini.

E ora?

Cosa accadrà adesso dentro la giunta guidata da Tranchida non è ancora chiaro. Barbara certamente è sempre stato un assessore ingombrante, fin da quando al fianco del sindaco aveva cominciato il suo percorso prima da esperto social manager e poi da portavoce. Il sindaco ieri non ha replicato, si è preso tempo per decidere dopo aver proceduto un paio di giorni fa ad uno scambio di assessore con un consigliere comunale (Guaiana-Passalacqua) per sistemare gli equilibri politici dentro una lista civica. C’è chi pensa adesso ad un atto di sfiducia per interrompere il secondo mandato, chi chiede le dimissioni immediate. Ma pare proprio che i numeri per ottenerla siano molto lontani. Gli scenari restano tutti molto aperti in attesa delle prossime mosse. Stupisce invece come la politica rimanga in silenzio facendo intendere chiaramente che i giochi dentro Palazzo D’Alì non li decidono i partiti. Barbara, dopo le dimissioni ha suggerito al sindaco di ripensarci sbandierando la rinuncia ai centomila euro “per il bene della città”.