PALERMO – Un anno fa, era gennaio, il governo Musumeci ne aveva deliberato l’istituzione, a conclusione di un iter complesso, referendum compreso. Si pensava che prima dell’estate arrivasse l’ok definitivo dall’Ars. Un pò per il Covid, un pò per il poco entusiasmo che suscitava nel Palazzo, il «parto» di Misiliscemi è stato rinviato di mese in mese. Messo poi tolto durante le recenti amministrative e quindi rimesso all’ordine del giorno dei lavori parlamentari, il disegno di legge che istituisce il nuovo Comune nel trapanese doveva essere votato oggi in aula: ma i tanti scranni vuoti a sala d’Ercole hanno consigliato il rinvio del voto a domani pomeriggio. Che sia la volta buona? Chissà. In realtà sulla nascita del 391° comune in Sicilia incombe più di una incognita. In commissione Affari istituzionali il ddl passò senza alcuna enfasi, anche perché il testo non piaceva a qualche big trapanese che sostiene il governo. Buona parte della maggioranza non ha mai manifestato grande interesse mentre dal Pd fanno notare che la norma è lacunosa e potrebbe creare problemi nella gestione amministrativa e finanziaria.

Misiliscemi nasce dallo scorporo di otto frazioni dal comune di Trapani, uno dei nove capoluoghi di provincia dell’isola, che perderà così abitanti e alcune importanti strutture. Nella fase iniziale è previsto che il comune sarà retto da un commissario straordinario che rimarrà in carica fino all’elezione di sindaco e Consiglio. La sede legale provvisoria, nelle more dell’approvazione dello statuto, sarà nel comune di Trapani. Nel territorio di Misiliscemi rientrano le frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa, Palma, Salinagrande, Pietretagliate. Il personale del comune di Trapani, residente nelle frazioni scorporate, passerà alle dipendenze del nuovo ente locale. Nel territorio ricadono strutture importanti al momento sotto il controllo di Trapani: l’aeroporto di Birgi, l’ospedale, l’Università, lo stadio di calcio, il penitenziario. In totale Misiliscemi avrà 8.669 abitanti, circa il 12,5% degli attuali abitanti di Trapani (67.531). Ma ecco che proprio questo numero potrebbe far saltare tutto. Una norma inserita nel ddl enti locali, in aula la prossima settimana, stabilisce in 10 mila abitanti la soglia minima per l’istituzione di nuovi comuni: insomma se l’Ars dovesse approvare prima il ddl enti locali, il sogno di Misiliscemi sarà infranto. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA