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Migrante di 12 anni muore mentre fa il bagno a San Vito Lo Capo

Di redazione |

TRAPANI – Aveva attraversato due mesi fa le difficoltà del viaggio su un barcone nel Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore. Proveniva dal Gambia ed aveva coronato il suo sogno approdando in Sicilia. Ma il destino alla fine non è stato clemente. E oggi il giovane migrante di 12 anni è morto annegato probabilmente perché colpito da una congestione, a Cala Calazza, nelle acque di San Vito Lo Capo, località turistica nel Trapanese. La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo dell’adolescente per accertare la causa del decesso.

Il ragazzo era stato affidato alla Cooperativa «La Porta dei Sogni», che gestisce a Paceco (piccolo centro a 5 chilometri da Trapani) una comunità per minori stranieri non accompagnati. «Era un ragazzo rispettoso, straordinario; siamo affranti e frastornati. Era come un figlio per noi, sì, come un figlio” dice il marito della titolare della coop, Marta Raso. «La prego: rispetti il mio dolore, per adesso, non mi faccia dire altro». Con tono cortese, prima di riagganciare, si dice «disponibile a parlare tra qualche giorno».

Questa mattina, accompagnato dagli operatori della Coop, il ragazzino aveva raggiunto uno dei luoghi più suggestivi della costa del Trapanese: Cala Calazza. Dopo aver mangiato un panino imbottito, si è tuffato nelle acque cristalline del Tirreno per una nuotata refrigerante; oggi la colonnina ha sfiorato i 40 gradi. In acqua si è sentito male. I soccorsi sono stati immediati: gli operatori della Coop lo hanno portato in riva e chiamato il 118. L’intervento tempestivo, però, non è servito a salvargli la vita. E’ deceduto mentre i sanitari gli praticavano, a bordo dell’ambulanza, le manovre rianimatorie.

In serata la salma è stata trasferita al cimitero di Trapani nelle prossime ore sarà eseguito l’esame autoptico disposto dal sostituto procuratore di Trapani, Franco Belvisi. I carabinieri hanno interrogato gli operatori e la titolare della Coop. Al momento non ci sono indagati.

Il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, è «profondamente dispiaciuto» per l’accaduto e si dice «disponibile», qualora ce ne fosse la necessità, a mettere a disposizione della giovanissima vittima un loculo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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