Tribuna stampa
Inter vola sola, big in spolvero: Conte, Allegri e Spalletti, un trio letale per giocarsi lo scudetto con Chivu
Nerazzurri in testa sulle ali del solito Lautaro; Napoli e Milan rilanciano con Hojlund, Nkunku e Pulisic, Juve solida, gennaio può cambiare gli equilibri.
L’Inter comanda in solitudine sulle ali del solito Lautaro. A Bergamo un errore di Djimsiti per spianare la strada all’argentino e un altro nel finale - più clamoroso - di Samardzic davanti a Sommer per evitare il solito film di una partita dominata senza raccolto. Soprattutto nel primo tempo solo Inter con troppi errori quando bisogna finalizzare. Ma il piano gara stavolta non contiene contrattempi costati caro in passato, Chivu ha un signor organico per fare in modo che la bacheca non resti vuota.
Il Napoli stacca un comodo tagliando nel pomeriggio, in nome di Hojlund che si carica la squadra sulle spalle a Cremona, onora il grande investimento da 50 milioni e conferma di essere un valore aggiunto. Antonio Conte esprime il massimo del repertorio quando non ha l’impegno europeo durante la settimana, strada libera fino a gennaio per non sbandare in curva o sul rettilineo.
La bella notizia per il Milan è aver trovato Nkunku in un pomeriggio di fine dicembre. Si parla sempre di mercato, è ingeneroso giudicare un attaccante dopo pochi mesi anche se è costato circa 40 milioni, poi basta una scintilla per ripristinare un minimo di normalità. Il Milan utilizzerà Fullkrug a partire dalla prossima trasferta di Cagliari, nel frattempo si aggrappa a Pulisic solito assegno circolare. L’americano sblocca una partita complicata, smonta le ambizioni del Verona, lascia a Nkunku il rigore del raddoppio e poi il solito geniale Modric propizia la doppietta del francese. Insomma, una rassegna di belle notizie, compreso il fatto di non aver incassato gol, il chiodo fisso di Allegri. Vedremo come risponderà stasera la Roma, la notte di De Rossi che torna con il Genoa a casa sua, in questa fase della stagione vincere conta quanto e più della prestazione. Intanto a Gasperini presto consegneranno i regali di gennaio, Raspadori e Zirkzee sarebbero una bella svolta.
La vittoria della Juve a Pisa è arrivata con modalità diverse e non deve essere considerata una brutta notizia. Due buone prestazioni contro Bologna e soprattutto Roma, un passo indietro dal punto di vista strettamente tecnico a casa Gilardino, primo tempo asfissiato e con troppi errori tecnici. Ma se porti a casa il bottino e lo fai per la terza giornate di fila in campionato, non puoi permetterti di disquisire. Si può brindare anche con uno spumantino gradevole, non obbligatoriamente con champagne di marca. Luciano Spalletti non avrà l’impiccio della Champions per circa un mese, potrà attardarsi in laboratorio per trovare la formula migliore e nel frattempo raccogliere tanti punti. Una cosa va rimarcata: nelle ultime stagione, dal 2020 in poi, tra fine dicembre e gennaio la Juventus era in linea di massima fuori dalla lotta per lo scudetto, un’onta difficile da sopportare. Adesso è in quota, normale che la formula di Lucio il perfezionista porterà a nuovi progressi con la risaputa ossessione per il lavoro quotidiano. Intanto 32 punti sono un bottino rispettabilissimo e i prossimi tre-quattro impegni autorizzano a pensare che si possa rinsaldare quella posizione. Occhio a Zhegrova: non avrà novanta minuti nelle gambe, ma gli basta un abbondante spezzone per incidere e spaccare l’equilibrio. Altro dato da non sottovalutare: appena un gol subito nelle ultime tre, non è un caso che il bunker stia tornando tale con il rientro di Bremer a pieno regime.