Turismo, estate in recupero
Più 30% di presenze sul 2020, ma ancora lontani dalle cifre del 2019. Ad agosto l'occupazione camere all'84%
Estate in recupero per il turismo italiano. Secondo i dati di Isnart-Unioncamere presentati con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia al TTG Travel Experience di Rimini c'è stato un incremento medio dei pernottamenti di circa il 30% rispetto ai valori dello stesso periodo del 2020. In particolare giugno e luglio hanno fatto registrare una crescita molto sostenuta, con variazioni prossime al +40%, per poi stabilizzarsi ad agosto (+22%). Per settembre si stima un ulteriore leggero recupero (circa il 6%) rispetto all’anno scorso, confermato anche dalle prenotazioni già effettuate anche per i mesi finali dell’anno.
«I dati per il turismo sono fondamentali, vediamo finalmente dei numeri positivi. Abbiamo un +30% di pernottamenti per quest’estate e anche un’occupazione buonissima dell’84% delle camere ad agosto. Sappiamo che quest’estate è andata bene, anche se ancora a macchia di leopardo e ancora non riusciamo a coprire tutte le perdite», ha detto il ministro Garavaglia.
I pur positivi risultati sui pernottamenti del periodo estivo non possono ancora compensare le perdite subite da tutte le aziende della filiera del turismo dovute alla chiusura e alla conseguente inattività di oltre un anno e mezzo. Mentre il 2021 si chiuderà positivamente rispetto all’anno precedente (+2%), il sostanziale blocco delle attività di tutta la prima parte di quest’anno ha fatto sì che questi primi nove mesi si collochino
La domanda turistica è stata ben superiore a quella media nazionale in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno (Sicilia e Sardegna +39%; Calabria, Puglia e Campania intorno al +33%) e in alcune aree del settentrione (Veneto e Lombardia hanno fatto registrare una crescita media del 37%). La ripresa è risultata più contenuta nelle aree a maggiore densità di città d’arte (Lazio e Toscana), mentre il Veneto, potendosi avvantaggiare di una offerta più ampia e variegata, ha mostrato una dinamica superiore a quella media del Paese. Buoni sono stati i risultati anche di alcune regioni centrali come Umbria, Marche e Abruzzo che hanno contato su un rafforzamento notevole del turismo interno e di prossimità.